
I divieti di agosto per i turisti in Italia: attenzione o ti rovini la vacanza - Wemusic.it
Meglio controllare o rischierai di rovinarti la vacanza: ad agosto ci saranno tanti divieti per i turisti in Italia.
Con l’arrivo del mese di agosto, molte località italiane si preparano ad affrontare l’inevitabile ondata di turisti, ma il fenomeno dell’overtourism continua a rappresentare una sfida significativa.
Per proteggere sia i residenti sia la qualità dell’esperienza turistica, numerosi comuni hanno introdotto nuovi divieti e regolamentazioni da conoscere attentamente prima di partire per le vacanze, onde evitare spiacevoli sorprese.
Le misure anti-overtourism nelle località più affollate
Il sovraffollamento di turisti in determinati periodi dell’anno sta causando notevoli disagi nelle città e nei centri turistici più gettonati. Quando si concentrano troppi visitatori nello stesso arco temporale, la quotidianità dei residenti viene fortemente compromessa, mentre i turisti stessi faticano a godere appieno delle attrazioni locali. Traffico congestionato, difficoltà nell’accesso ai servizi e carenze infrastrutturali sono solo alcune delle criticità che si acuiscono con l’aumento delle presenze. Per questo motivo, alcune località italiane hanno adottato nuove strategie per gestire il fenomeno. Un esempio emblematico arriva da Sirmione, dove il turismo di massa ha raggiunto livelli tali da soffocare la vivibilità locale.
La sindaca ha introdotto la figura dello street tutor, operatori muniti di pettorina identificativa incaricati di far rispettare le regole comunali, spesso trasgredite in modo ricorrente. Questi tutor monitoreranno in particolare la gestione dei rifiuti e la circolazione stradale, con l’obiettivo di garantire sicurezza e tranquillità sia ai cittadini sia ai turisti. Anche Portofino ha preso misure restrittive per tutelare il decoro pubblico, imponendo un vero e proprio dress code attraverso un’ordinanza comunale. Dal centro città fino all’area portuale, è vietato girare scalzi, a torso nudo o in costume da bagno. Le sanzioni previste per i trasgressori variano da 25 a 500 euro. Inoltre, è vietato consumare cibi negli spazi pubblici come piazze, porticati, giardini e muretti, per mantenere pulizia e ordine nelle zone più frequentate.
Alcune delle spiagge più rinomate d’Italia, meta di visitatori da tutto il mondo, si sono attrezzate con sistemi di accesso contingentato per evitare il sovraffollamento che rischia di danneggiare l’ambiente e compromettere la sicurezza. La splendida spiaggia della Pelosa a Stintino, considerata una delle più belle al mondo, ha adottato un regolamento che limita il numero massimo di bagnanti a 1.500 per volta, con un biglietto d’ingresso di 3,50 euro a persona. Tra le norme da rispettare, è vietato fumare, scavare buche o stendersi direttamente sulla sabbia senza un asciugamano.

Analoghe misure sono state introdotte per altre località sarde come Rena Bianca a Santa Teresa di Gallura, anch’essa con ingresso a 3,50 euro, e le famose calette di Cala Luna e Cala Mariolu, dove si controlla rigorosamente il flusso turistico. Per visitare Cala Goloritze si paga un ticket di 7 euro a persona, con un limite massimo di 250 visitatori al giorno. Anche l’Isola dei Conigli, celebre spiaggia siciliana, ha introdotto un sistema di prenotazione e un contributo di 1,30 euro per uno o due visitatori, per evitare il sovraffollamento. Sulla Riviera del Conero, la Spiaggia delle Due Sorelle è accessibile solo su prenotazione dal 7 luglio al 14 settembre. A Cala Violina, nella riserva naturale di Scarlino, l’accesso è limitato a 700 persone giornaliere con un contributo obbligatorio di 1 euro. Alcune misure riguardano anche comportamenti potenzialmente pericolosi per l’ambiente e la sicurezza pubblica.
A Chioggia, per esempio, è stato vietato l’uso delle cosiddette lanterne cinesi nei cieli estivi, spesso utilizzate durante feste e eventi per creare un’atmosfera suggestiva. Il provvedimento, motivato da ragioni di sicurezza e prevenzione incendi, prevede multe fino a 300 euro per chi trasgredisce. Inoltre, a causa delle elevate temperature e del rischio siccità, è proibito accendere fuochi in aree pubbliche o aperte, sia per eventi privati sia pubblici. Questi divieti e regolamenti rappresentano un importante passo per tutelare la bellezza e la vivibilità delle località turistiche italiane, invitando turisti e residenti a rispettare le norme per un’estate più sicura e sostenibile.