
La Basilica di Santa Maria di Lourdes a Milano: storia e significatoa (fonte_Facebook:Semplicemente Milano di Andrea Cherchi)(www.wemusic.it)
Nel cuore del quartiere Pratocentenaro, a Milano, si trova una delle più suggestive riproduzioni italiane della grotta di Lourdes.
Questa ricostruzione, collocata davanti alla Basilica di Santa Maria di Lourdes, rappresenta non solo un importante punto di riferimento spirituale per i milanesi, ma anche un notevole esempio di architettura sacra e di comunità locale che si è fatta promotrice di fede e solidarietà.
La Basilica di Santa Maria di Lourdes è situata in via Fratelli Induno 12, nel quartiere Pratocentenaro, a pochi passi dal Cimitero Monumentale. L’edificio, progettato dall’architetto Alfredo Campanini tra il 1897 e il 1902, si distingue per una struttura imponente in stile bizantino, con una maestosa cupola affrescata e una facciata caratterizzata dalla grande grotta votiva che riproduce fedelmente quella di Lourdes in Francia.
La nascita di questa basilica è strettamente connessa alla storia dei fratelli don Antonio e don Giuseppe Videmari, sacerdoti milanesi che attribuirono la guarigione da una grave malattia – un tumore alla gola – a un intervento miracoloso della Madonna di Lourdes. Per esprimere gratitudine, decisero di costruire un tempio votivo che includesse una replica della grotta di Massabielle, offrendo così ai fedeli milanesi un luogo dove poter manifestare la propria devozione senza dover intraprendere il pellegrinaggio fino in Francia.
Costruita in un’area un tempo caratterizzata da terreno instabile, la chiesa venne completata con un campanile alto e maestoso, che ospita otto campane. La basilica fu elevata a parrocchia nel 1925 e, nel 1958, in occasione del centenario delle apparizioni mariane, ricevette il titolo di basilica minore romana da parte del cardinale Montini, futuro papa Paolo VI.
La grotta di Lourdes a Milano: caratteristiche e accesso
Proprio davanti alla basilica, si trova la grotta di Lourdes milanese, una riproduzione a grandezza naturale della grotta originale di Massabielle. Ogni dettaglio è stato curato con grande attenzione: al suo interno si ammirano le statue della Madonna e di Santa Bernadette, elementi iconografici centrali nelle apparizioni francesi. Una fontana votiva completa l’atmosfera di raccoglimento e preghiera che caratterizza questo luogo sacro.
La posizione della grotta è facilmente raggiungibile sia in auto sia con i mezzi pubblici, grazie alle numerose fermate di autobus e tram nelle vicinanze. L’accesso è libero durante gli orari di apertura della basilica, generalmente dalle 7:30 alle 19:00 tutti i giorni, permettendo a fedeli e visitatori di sostare per una preghiera o semplicemente per ammirare questa suggestiva ricostruzione. Per aggiornamenti sugli orari è sempre consigliabile consultare il sito ufficiale della parrocchia.
Un elemento che rafforza il legame comunitario con la basilica è la modalità con cui è stata finanziata: la vendita simbolica di mattoni al prezzo di 10 centesimi ciascuno ha coinvolto migliaia di persone, tra cui il piccolo Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI. Questo gesto ha consolidato un senso di appartenenza e partecipazione popolare alla realizzazione del luogo di culto.

L’architettura della Basilica di Santa Maria di Lourdes è un esempio rilevante di stile eclettico con influenze liberty e bizantine, come testimoniano la pianta a tre navate, la cupola affrescata e gli elementi decorativi. L’interno si estende su una superficie di 1.650 metri quadrati, con colonne e archi a tutto sesto che separano le navate laterali dalla centrale. Le pareti sono decorate da affreschi raffiguranti processioni di vescovi milanesi, mentre le monofore colorate celebrano la Madonna Immacolata e i santi patroni Ambrogio e Carlo Borromeo.
Tra gli elementi artistici di rilievo, si annoverano le quattordici tele della Via Crucis firmate da Lazzaro Pasini e un grande mosaico nell’abside con l’Incoronazione di Maria, opera del mosaicista Sgorlon su disegno di Pietro Cortellazzi. Particolare attenzione meritano anche i rilievi in marmo Botticino del pulpito, realizzati da Pietro Brolis in collaborazione con lo scultore Arrigo Minerbi, visibili nel presbiterio.
Il campanile, progettato da Giuseppe Calori, si distingue per la sua struttura in laterizio facciavista con quattro ordini di monofore e l’orologio collocato nella cella campanaria. La copertura in rame è ornata da statue di angeli, opera dello scultore Mario Lochis.