La scelta di intestare la coloratissima opera a scala urbana a una delle canzoni che più hanno segnato la nascita del Teatro-Canzone evidenzia il legame tra Giorgio Gaber e il Teatro Lirico a lui intitolato.
Grazie al Comune di Milano, e alla Fondazione Gianfranco Dioguardi, l’opera, nata dal talento di Antonio Marras in collaborazione con Marco Velli di Laboratorio Ilce Italia e Printable, raffigura tre imponenti figure istrioniche e farsesche sulla ribalta di un palcoscenico urbano. Com’è bella la città è stata voluta dalla Fondazione Dioguardi, dall’impresa Garibaldi-Fragrasso, dal Comune di Milano e da A.A.M. Architettura Arte Moderna, ed è stata realizzata grazie al sostegno di A2A S.p.A., della Fondazione AEM e di Secsun.
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