
Kagoshima, la città identica alla nostra Napoli - wemusic.it
Questa città è soprannominata la Napoli d’Oriente, sorprende per il suo paesaggio vulcanico e la cultura vivace. Scopri cosa vedere e perché è gemellata con Napoli.
Nel sud del Giappone, affacciata sulla baia di Kinko, esiste una città che non smette di stupire per la sua somiglianza con Napoli, nonostante le migliaia di chilometri che le separano. Si chiama Kagoshima e viene spesso definita la Napoli d’Oriente per il suo spirito accogliente, i paesaggi dominati dal vulcano e una cultura popolare viva e radicata. Il paragone non è casuale. Chi ci arriva percepisce qualcosa di familiare: una città portuale piena di energia, con il mare che riflette la luce e i vicoli che risuonano di voci. A rendere il confronto ancora più concreto, un gemellaggio che unisce ufficialmente le due città dal 1960, trasformando la similitudine in un legame culturale reale.
Il vulcano Sakurajima e il paesaggio che ricorda il Vesuvio
Come Napoli vive all’ombra del Vesuvio, Kagoshima convive con la presenza del Sakurajima, uno dei vulcani più attivi dell’Asia. Alto 1.117 metri, si trova di fronte alla città, separato solo da un tratto di mare che si attraversa in pochi minuti di traghetto. Quando il cielo è limpido, lo si osserva fumare all’orizzonte, in una scena che ricorda l’immagine del Golfo partenopeo.

Il territorio, modellato da secoli di attività vulcanica, è fertile e suggestivo, con colline verdi che si affacciano sul mare e panorami capaci di lasciare senza parole. Il clima subtropicale – caldo, umido d’estate e mite d’inverno – completa l’impressione di trovarsi in una versione orientale del Mediterraneo. Non è raro vedere i visitatori giapponesi stessi sorprendersi di quanto il paesaggio sembri uscire da una cartolina italiana.
La somiglianza non è solo estetica. Anche il carattere degli abitanti di Kagoshima richiama quello napoletano: gioviale, diretto, ospitale, spesso con un accento locale che diverte i turisti del nord del Giappone e che i napoletani, probabilmente, troverebbero più familiare del previsto.
Tradizioni locali, cultura viva e legami con l’Italia
Camminando per le strade di Kagoshima, ci si imbatte in elementi che parlano di storia ma anche di apertura verso il mondo. Il Sengan-en, antica residenza della famiglia Shimazu, rappresenta uno degli esempi meglio conservati di architettura e giardini giapponesi del periodo Edo. Ma al di là delle bellezze storiche, la città sorprende per i suoi luoghi pubblici vivaci, mercati coperti, piccoli ristoranti a conduzione familiare e una tradizione gastronomica robusta, ricca di sapori decisi, come quelli del tonkotsu (brodo di maiale) e del kurobuta, il maiale nero locale.
Passeggiando lungo la Board Walk, si respira un’aria simile al lungomare Caracciolo. Il mare, il vento, il profumo del cibo e il vociare della gente creano una cornice che pochi si aspetterebbero a queste latitudini. Dal parco di Shiroyama, che domina la città dall’alto, si gode una vista panoramica perfetta per le foto, mentre l’acquario municipale, uno dei più importanti del Giappone, permette di esplorare la biodiversità marina del sud dell’arcipelago.
Ogni anno, il 3 maggio, Kagoshima celebra il gemellaggio con Napoli: eventi culturali, scambi tra studenti, mostre fotografiche. Il viale Napori dōri è uno dei simboli di questo legame, come lo sono via Kagoshima e largo Kagoshima nella città partenopea. È un ponte ideale tra due popoli, che condividono più di quanto sembri.
Chi visita Kagoshima con occhi attenti, scopre un Giappone fuori dai circuiti consueti, dove l’atmosfera è più distesa, i ritmi più umani e la connessione con la terra più forte. In questo crocevia di culture e memorie geologiche, Napoli rivive sotto un altro cielo.