ph Doralisa D’Urso
E’ la forza della musica, che non si ferma. E’ l’energia dei concerti, che non si arresta.
E’ la caparbietà di Daniele Silvestri che ha deciso di tornare sul palco con “La Cosa Giusta Tour”.
Nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, insieme alla OTR, la sua agenzia, ha deciso che sarebbe stato importante, oltre che doveroso, dare un segnale di ripresa. Per gli artisti, ma non solo. Per gli organizzatori, i tecnici, i fonici e per tutti coloro che vivono di musica e per la musica.
Partita da Verona lo scorso 18 luglio, la tournée andrà avanti fino a settembre inoltrato, con ben tre tappe, l’1, il 2 e il 3 agosto, alla Cavea dell’Auditorium di Roma. Un live senza scaletta, solo un canovaccio che apre la strada a un’improvvisazione che rende unica ogni serata.
Arriva sul palco, da solo, senza la band e ringrazia il pubblico che, come un acrobata, ha dimostrato capacità di adattamento e voglia di ricominciare e ha permesso che questo sogno, impensabile fino a poche settimane fa, prendesse vita. Dai brani storici a quelli più noti, da A Bocca Chiusa, che canta indossando la mascherina, a Salirò, da Il Dado a La Bomba, per ricordare il quarantesimo anniversario della Strage di Bologna, è un susseguirsi di emozioni e suggestioni.
E la scelta, onesta, sincera e leale di non cantare Cohiba, perché sarebbe impensabile suonarla senza la giusta vicinanza. Guarda negli occhi il suo pubblico e promette: tornerò a farla quando potremo stare di nuovo uniti, senza distanziamento sociale.
Strepitose le luci, che hanno accompagnato il ritmo di ogni suo brano, da quelli più rock alle melodie più acustiche.
Straodinaria la standing ovation finale: è sulle note di Testardo che l’intera Cavea si infiamma e, complice una bellissima luna piena, canta e per un attimo dimentica le difficoltà degli ultimi mesi.
“E so’ testardo, e non mi ferma gnente…Vado sempre avanti fino al mio traguardo”. Grazie Daniele, per aver scelto di esserci. Con la tua chitarra, e la tua voce.
Con lui sul palco: Piero Monterisi alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso, Gianluca Misiti alle tastiere e sintetizzatori, Daniele Fiaschi alle chitarre, Marco Santoro al fagotto e tromba, Jose Ramon Caraballo Armas alla tromba e percussioni e Duilio Galioto alle tastiere.
Articolo e photogallery di Doralisa D’Urso
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