
Perché le vacanze degli italiani sono sempre più brevi (www.wemusic.it)
L’estate 2025 si profila come un periodo di grandi sfide economiche per le famiglie, che si trovano a fare i conti con rincari.
Dopo un lungo inverno caratterizzato da piogge incessanti e temperature inferiori alla media, la stagione estiva si presenta non solo con il sole, ma anche con un aumento vertiginoso dei costi per le ferie. Le località marittime, le montagne e persino le città d’arte si preparano a ricevere turisti, ma le famiglie italiane devono essere pronte a sborsare cifre considerevoli per godere delle meritate vacanze.
Tra le regioni che si distinguono per i prezzi esorbitanti, spicca la Liguria, che nel 2025 si conferma come la meta più costosa d’Italia.
Negli ultimi anni, le tendenze delle vacanze in Italia hanno subito un significativo cambiamento. Sempre più famiglie, di fronte a un aumento generalizzato dei prezzi, si vedono costrette a ridurre la durata delle proprie ferie. Se in passato era comune trascorrere 15, 20 o addirittura 30 giorni al mare, oggi la media si attesta attorno ai 7 giorni. Questo drastico cambiamento è il risultato di diversi fattori economici.
Il primo e più evidente è l’aumento dei costi energetici, che ha colpito duramente le aziende del settore turistico e ricettivo. I costi per riscaldare, raffreddare e mantenere in funzione le strutture ricettive si sono riversati sui consumatori, costringendo molti a rivedere le proprie spese. A questo si aggiunge un incremento della domanda, non solo da parte dei turisti italiani, ma anche di molti visitatori stranieri che, attratti dalle bellezze italiane, contribuiscono a far lievitare i prezzi.
Di conseguenza, molte famiglie italiane optano per gite brevi nei weekend, riservando solo qualche giorno per le vacanze estive. La scelta di ridurre il tempo trascorso in località balneari è dettata anche dalla necessità di contenere le spese, in un contesto economico sempre più incerto.
Ombrellone, quanto mi costi?!
Il 2025 si preannuncia come un anno “proibitivo” per le vacanze di molte famiglie italiane, in particolare per chi deve fare i conti con il mese di agosto, tradizionalmente il più costoso per le ferie. Secondo i dati diffusi dal Codacons, i costi per una settimana al mare variano considerevolmente a seconda della località scelta. Ecco alcuni esempi:
- Emilia Romagna: per una famiglia di quattro persone, il costo medio si aggira tra i 1.000 e i 1.490 euro, a seconda che si scelga Rimini o altre località vicine.
- Toscana: i prezzi oscillano tra 1.600 e 2.100 euro a settimana, con località come Lido di Camaiore e Lerici che offrono prezzi competitivi, mentre in Versilia si può arrivare fino a 2.300 euro.
- Sardegna: per un soggiorno di una settimana in hotel, il costo medio è compreso tra 2.500 e 2.700 euro.
- Costiera Amalfitana: i prezzi si attestano su una media di 2.200 euro.
- Roma e Anzio: per una settimana si spendono circa 1.300 euro.
- Puglia: i costi medi si aggirano intorno agli 1.100-1.300 euro.
In alcune località esclusive, i prezzi possono schizzare alle stelle: il noleggio di lettini, ombrelloni e gazebo in spiagge VIP può costare anche 5-600 euro al giorno, rendendo queste esperienze accessibili solo a pochi.

Se i prezzi delle altre regioni possono sembrare alti, è in Liguria che si registrano i rincari più significativi. Questa regione, famosa per le sue splendide coste e per le Bandiere Blu che adornano molte delle sue spiagge, si prepara ad affrontare un’estate di prezzi da record. Nel 2025, i rincari in Liguria hanno superato la media nazionale, con aumenti del 8-10% che in alcune località hanno toccato addirittura il 20%.
Per una settimana in hotel, una famiglia potrebbe trovarsi a spendere fino a 3.500 euro, una cifra che rappresenta un vero e proprio salasso per molte famiglie italiane. Nonostante la bellezza dei paesaggi liguri, che attirano turisti da tutto il mondo, non tutti possono permettersi una vacanza al mare in questa regione. La combinazione di una domanda in crescita e di costi elevati ha reso la Liguria una meta riservata a un numero limitato di fortunati.