
L'isola che diventa con accesso a pagamento - wemusic.it
Nuove tariffe di ingresso per i turisti: l’isola amata dagli italiani introduce un contributo per la visita. Ecco tutti i dettagli.
Negli ultimi anni, il fenomeno dell’overtourism ha sollevato preoccupazioni in tutto il mondo, portando le località turistiche a dover affrontare sfide senza precedenti. Questo è particolarmente evidente a Tenerife, una delle isole più affascinanti delle Canarie, che ha deciso di introdurre misure drastiche per gestire l’afflusso turistico e preservare il suo patrimonio naturale. Con oltre 4 milioni di turisti accolti nel primo trimestre del 2025, l’isola si trova a fronteggiare una crisi delle infrastrutture e un compromesso dell’ecosistema locale.
Misure di pagamento per l’accesso adottate a Tenerife
Per affrontare il problema, l’amministrazione di Tenerife ha implementato una tassa ecologica e ha stabilito un limite al numero di visitatori in aree chiave come il Parco Rurale di Anaga. Questo parco, famoso per le sue spiagge vulcaniche e le montagne mozzafiato, ha subito severe restrizioni per evitare il sovraffollamento. È stato fissato un tetto giornaliero di visitatori e l’accesso ai bus turistici è stato vietato in determinati punti, garantendo una fruizione più sostenibile del territorio.
Allo stesso modo, il Parco Nazionale del Teide, noto per ospitare il vulcano più alto di Spagna, ha introdotto regole più severe. Alcuni sentieri ad alto rischio saranno accessibili solo previa prenotazione online, e chi desidera scalare la vetta dovrà pagare una nuova tassa. Le entrate generate da questa tassa saranno destinate a progetti di tutela ambientale, un passo fondamentale per la conservazione del patrimonio naturale dell’isola.
Il problema dell’overtourism non riguarda solo le Canarie, ma anche l’Italia, che sta affrontando un crescente afflusso di turisti. Un rapporto dell’istituto di ricerca Demoskopika ha identificato sette città italiane a rischio “molto alto” di overtourism, tra cui Bolzano, Venezia, Trento, Verona, Rimini, Livorno e Napoli. Anche Roma e Firenze stanno affrontando difficoltà nella gestione dei flussi turistici post-pandemia, con le aziende locali che faticano a soddisfare la domanda.

In risposta a questa sfida, molte località italiane stanno introducendo misure simili a quelle di Tenerife, come accessi limitati e pedaggi per regolamentare il flusso di visitatori. Ad esempio, per accedere alle Tre Cime di Lavaredo è stato introdotto un pedaggio di 30 euro giornalieri per il parcheggio, mentre il Lago di Molveno e alcune spiagge della Sardegna hanno implementato sistemi di accesso a numero chiuso e tasse d’ingresso.
Politiche di accesso limitato
Anche le Cinque Terre e la Liguria non sono da meno. La famosa Via dell’Amore ha limitato l’accesso a 100 visitatori ogni 15 minuti, mentre la pittoresca Baia del Silenzio di Sestri Levante avrà un ingresso limitato a 500 persone al giorno nel 2025. Queste misure, sebbene drastiche, sono essenziali per salvaguardare l’integrità delle destinazioni turistiche più amate, garantendo un’esperienza di visita più serena e sostenibile.
L’adozione di politiche di accesso limitato e tassazione rappresenta non solo una risposta alle sfide immediate dell’overtourism, ma anche un passo verso un turismo responsabile e sostenibile. I turisti sono chiamati a riflettere sul loro impatto e a contribuire attivamente alla protezione di patrimoni naturali unici come Tenerife e le meraviglie italiane.