
Con il suo nuovo singolo Mostrare la felicità, Ramo continua il suo percorso di introspezione e critica sociale, ponendo una domanda tanto semplice quanto scomoda:
“Quanto siamo davvero felici?”
È questo il nodo centrale attorno a cui ruota il brano: un invito all’ascoltatore a fermarsi, riflettere, e riconoscere quanto spesso le emozioni che esibiamo siano lontane dalla verità interiore.
Un messaggio diretto e profondo
Il testo si regge su frasi semplici ma potenti, che arrivano dritte al punto senza bisogno di sovrastrutture. Alcuni versi chiave parlano da soli:
“Fare canzoni allegre per farvi divertire e non sopperire”
“Sorriso sai non c’è e dentro continua a piovere”
“Mostrare la felicità è la mia falsità”
Queste frasi emblematiche evidenziano il disagio esistenziale dell’artista e il suo bisogno di smarcarsi da una società sempre più omologata, che spesso impone comportamenti artificiali, persino nell’ambito creativo.
Un atto di sincerità artistica
Perché sorridere in una foto se non si ha nulla per cui sorridere? Perché scrivere canzoni allegre solo per assecondare le aspettative, quando l’urgenza espressiva spinge in tutt’altra direzione?
Ramo sceglie la via più difficile: quella della sincerità, dell’espressione cruda e non filtrata. E lo fa con coerenza, dando voce a un malessere diffuso ma raramente raccontato con questa lucidità.
Una conferma di maturità
Con Mostrare la felicità, Ramo conferma la sua crescita artistica e la capacità di unire contenuto e forma in modo coerente. Non si tratta solo di una canzone, ma di un gesto consapevole, di un’espressione autentica che merita attenzione.
Complimenti a Ramo: anche questa volta ha colpito nel segno.