Rino Gaetano, celebrati i 50 anni di uno dei suoi celebri brani (We Music)
Cinquant’anni fa, nel 1975, usciva “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, brano-manifesto di un’Italia sospesa tra ironia, rabbia e poesia, destinato a diventare uno dei simboli immortali della canzone d’autore.
Per celebrare mezzo secolo di quell’opera e in occasione dell’annuale Rino Gaetano Day che si è festeggiato il 2 giugno, Sony Music Italia ha reso omaggio al cantautore con due edizioni esclusive di “Ma il cielo è sempre più blu”.
La prima è una riedizione in 45 giri del singolo originale del 1975, stampata per la prima volta su vinile azzurro, un oggetto da collezione che restituisce intatto il fascino della canzone. La seconda è la raccolta definitiva in vinile blu numerato di tutte le versioni del brano riunite per la prima volta insieme, disponibile in esclusiva sul Sony Music Store https://bio.to/rinogaetano.
Tracklist
MA IL CIELO E SEMPRE PIÙ BLU – VINILE 7″ azzurro (50° ANNIVERSARIO)
Lato A
1) Ma il cielo è sempre più blu (4:30)
Lato B
1) Ma il cielo è sempre più blu Seconda Parte (4:06)
MA IL CIELO E SEMPRE PIÙ BLU – VINILE 12″ blu (50° ANNIVERSARIO)
Lato A
1) Ma il cielo è sempre più blu (4:30)
2) Ma il cielo è sempre più blu Extended Version (8:20)
3) Ma il cielo è sempre più blu Molella Edit Remix (3:12)
Lato B
1) Ma il cielo è sempre più blu Seconda Parte (4:06)
2) Ma il cielo è sempre più blu Live (5:51)
3) Ma il cielo è sempre più blu Molella Remix (5:04)
Compie 50 anni uno dei brani più iconici di Rino Gaetano (We Music)
“Ma il cielo è sempre più blu” nasce inizialmente diviso in due parti, solo successivamente riunite in una versione di otto minuti e venti. È stato il brano che ha attirato per la prima volta l’attenzione del grande pubblico su Rino Gaetano, facendo conoscere la sua poesia libera e il suo timbro inconfondibile e preparando il terreno al successo dell’album “Mio fratello è figlio unico”. La musica del cantautore riflette il caos e l’incertezza degli anni ’70 in Italia, ma lo fa con una leggerezza e una genialità che lo rendono unico.
Racconta Alessandro Gaetano: «Mio zio era giovanissimo quando scrisse questo brano. Spesso tendiamo a non dare abbastanza credito ai giovani di oggi, ma in realtà hanno tanto da offrire e da dirci. È importante incoraggiarli e ascoltarli, perché il loro punto di vista può arricchirci e aiutarci a vedere le cose da una prospettiva fresca e preziosa.
Rino ha saputo catturare l’animo umano nella sua complessità, rivelando sogni, speranze e lotte interiori che ci rendono tutti un po’ più vicini e allo stesso tempo più distanti. Il brano ha attraversato le generazioni ed è riconoscibile già dal motivetto iniziale, che si insinua nella memoria come un’eco indelebile. La sua struttura si presta a molteplici interpretazioni che sono sempre attuali in un delicato equilibrio tra malinconia e speranza».
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