
Troppi turisti, case dipinte di nero (wemusic.it)
Una delle mete più fotografate d’Europa cambia volto: le case si tingono di nero per fermare il turismo selvaggio.
Può sembrare una provocazione, o magari l’idea bizzarra di qualche artista visionario. E invece no, è tutto vero. È successo davvero in una delle zone più iconiche del continente, un angolo pittoresco che negli anni è diventato sinonimo di charme urbano, stile british e cartoline perfette da condividere sui social.
Eppure, dietro quei colori pastello e quell’apparente tranquillità, da tempo si nascondeva un malcontento crescente. Una tensione che, giorno dopo giorno, è esplosa fino a trasformarsi in gesto concreto. Drastico, quasi surreale.
Posto famoso d’Europa diventa surreale: scelta drastica
Perché lì, tra stradine curate e marciapiedi ordinati, il turismo ha smesso da tempo di essere una benedizione. Troppi smartphone puntati verso le finestre di casa, troppa gente che si siede sui gradini per farsi selfie, troppi schiamazzi, sporcizia, e la costante sensazione di non poter vivere il proprio quartiere con serenità. Alla fine, la misura è colma. E così, per reagire, gli abitanti hanno deciso di fare ciò che mai nessuno si sarebbe aspettato: pitturare le facciate delle case di nero.

Sì, nero. Un colore che spezza, che spiazza, che rifiuta l’estetica da cartolina. E la notizia ha fatto subito il giro del mondo. Anche perché non si tratta di un posto qualunque. Il quartiere in questione è Notting Hill, Londra. Uno dei luoghi più famosi e riconoscibili della capitale inglese, diventato negli anni una vera e propria attrazione turistica grazie anche all’omonimo film con Julia Roberts e Hugh Grant, datato 1999, che ha fatto innamorare milioni di spettatori in tutto il mondo.
Chiunque abbia messo piede a Londra almeno una volta, ci è passato. Quelle casette dai mille colori, dal verde acqua al lilla, dal giallo acceso al rosso corallo, sono finite su Instagram, TikTok, Pinterest, ovunque. E questo boom ha portato con sé una valanga di visitatori, armati di fotocamere e sorrisi, pronti a immortalare ogni angolo. Il problema? Quelle non sono scenografie. Sono case vere. Ci vive gente. E quella gente, dopo anni, ha deciso di reagire.
Non è un boicottaggio, non è un attacco al turismo. È un grido. Una richiesta di rispetto. E forse, anche un esperimento sociale. Perché c’è già chi si chiede se proprio questo contrasto, queste case “oscure” nel mezzo di un quartiere simbolo della Londra colorata, non possano diventare a loro volta una nuova attrazione. Un altro fenomeno da condividere online. Senza ombra di dubbio, la questione è aperta. E mentre Notting Hill cambia volto, resta una domanda: basta una mano di vernice per proteggere un’identità?