
I 5 Paesi del Mediterraneo più pericolosi - (wemusic.it)
Secondo le Autorità italiane sono questi i cinque Paesi maggiormente a rischio tra quelli che si trovano nell’area del Mediterraneo
Per l’estate 2025, una nuova Risk Map 2025 stilata da società internazionali come International SOS, Safeture e Riskline ha segnalato cinque Paesi del Mediterraneo che presentano livelli di rischio significativamente elevati per i viaggiatori. Si tratta di due principali categorie di pericoli: conflitti attivi e rischi legati alla criminalità o all’instabilità politica, con alcune destinazioni che affondano sotto la soglia della “sicurezza”. Vediamoli nel dettaglio.
Secondo la Risk Map 2025, questi cinque Paesi rientrano nella classificazione di rischio estremo per i viaggiatori: tra loro circolano le parole d’ordine “evitare” o “massima cautela”. I motivi principali includono conflitti armati, minacce terroristiche e disordini politici. Per le prossime vacanze, privilegiate mete con una stabilità riconosciuta e, prima della partenza, consultate sempre le fonti ufficiali: la vostra sicurezza vale più di ogni tramonto in spiaggia.
I cinque Paesi più pericolosi che si trovano nel Mediterraneo
Come primo Paese viene indicato la Libia. Tra le criticità: guerra civile, instabilità politica, azioni terroristiche, rapimenti. Le autorità italiane sconsigliano vivamente ogni viaggio. Rimane alto il pericolo di attacchi, violenze e assenza di garanzie di tutela. Poi c’è la Siria, che ha conflitto armato in corso, infrastrutture devastate e la presenza di gruppi terroristici. Il Paese continua ad essere classificato come estremamente rischioso; denunciata l’impossibilità di garantire la sicurezza dei civili e dei visitatori internazionali.

Grosse criticità anche per ciò che concerne il Libano: tensioni militari intermittenti, instabilità economica, proteste e rischio attentati. Anche dopo cessate il fuoco, permane un pericolo reale, con zone del Paese da considerare off-limits per i turisti. C’è poi la Somalia, da sempre Paese teatro di un conflitto interno, dell’assenza di stato centrale efficace, con una forte presenza di milizie e gruppi armati. Il Paese presenta una crisi strutturale, con traffico navale rischioso e zone turistiche inesistenti o inutilizzabili. Infine, la guerra civile e la crisi umanitaria profonda in Yemen, con frequenti ostilità tra fazioni, attacchi terroristici. Considerato tra le destinazioni più pericolose al mondo, con conflitti attivi e rischio estremo per chiunque vi entri.
Non solo chiara emergenza nei Paesi “rossi”: la mappa evidenzia anche via via zone turistiche a rischio moderato, tra cui:
Marocco e Tunisia: rischio medio per crimine, incidenti, terrorismo.
Egitto, in particolare aree del Cairo e resorts su Mar Rosso, segnate da attacchi a turisti
Israele/Cisgiordania: tensioni militari intermittenti, rischio attentati
Alcune zone della Turchia e Grecia orientale presentano criticità per criminalità, microterrorismo e volatilità politica .