
Novità sui rimborsi aerei - (wemusic.it)
Importanti novità in arrivo per chi viaggia in aereo all’interno dell’Unione Europea. Si potranno richiedere rimborsi in questi casi
Il Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell’UE ha approvato un nuovo pacchetto di regole che mira a rafforzare i diritti dei passeggeri, introducendo un sistema di risarcimenti automatici per ritardi e cancellazioni dei voli. Si tratta di una riforma attesa da tempo, pensata per semplificare le procedure di indennizzo e assicurare maggiore tutela ai consumatori, spesso lasciati soli ad affrontare lungaggini burocratiche in caso di disservizi.
Ora il pacchetto passerà al vaglio del Parlamento Europeo. Se approvato anche in quella sede, le nuove regole potrebbero entrare in vigore entro la fine dell’anno, promettendo di rivoluzionare l’esperienza dei viaggiatori e garantire maggiore giustizia in caso di disagi.
Tutte le novità sui rimborsi aerei
Secondo quanto stabilito, i risarcimenti saranno erogati automaticamente in base alla lunghezza della tratta e alla durata del ritardo. Per i voli superiori ai 3.500 chilometri, se il ritardo supera le sei ore, il passeggero avrà diritto a un risarcimento di 500 euro. Per le tratte più brevi, comprese quelle all’interno dell’UE o inferiori ai 3.500 chilometri, il rimborso previsto è di 300 euro, a partire da un ritardo di almeno quattro ore.

Una delle principali innovazioni introdotte riguarda proprio la modalità di richiesta dell’indennizzo. Non sarà più il passeggero a dover compilare moduli o inoltrare reclami: sarà invece la compagnia aerea a dover attivare la procedura di rimborso in automatico. Questo passaggio segna una netta inversione di tendenza rispetto al passato, dove i viaggiatori erano spesso costretti a lunghi iter per ottenere quanto spettava loro di diritto.
Il pacchetto di riforme tocca anche altri aspetti fondamentali del viaggio in aereo. Le compagnie saranno obbligate a comunicare tempestivamente ai passeggeri ogni variazione relativa a ritardi, cancellazioni o cambi di gate, utilizzando mezzi digitali come email, SMS o app. Inoltre, se il volo viene cancellato e non viene fornita un’alternativa entro tre ore, scatterà il diritto al rimborso completo, comprensivo dei servizi di assistenza (trasporto, pasti, alloggio se necessario).
Un altro punto significativo riguarda il cosiddetto “no-show rule”, la regola secondo cui, se il passeggero non si presenta all’andata, perde anche il diritto al volo di ritorno. Con la nuova normativa, questa clausola verrà eliminata: i viaggiatori potranno utilizzare i voli successivi, anche se non si sono presentati alla prima tratta. È stata inoltre introdotta la possibilità di correggere gratuitamente eventuali errori ortografici sul nome del biglietto fino a 48 ore prima della partenza, una modifica utile per evitare sanzioni o disguidi legati a piccole imprecisioni.
Particolare attenzione è stata dedicata alle situazioni di lunga attesa a bordo. Se un aereo rimane fermo sulla pista per oltre tre ore, la compagnia sarà tenuta a offrire cibo, bevande e, se necessario, lo sbarco dei passeggeri. In caso di necessità, dovrà essere garantito l’accesso a una sala d’attesa o ad altri servizi a terra. Per quanto riguarda i reclami, le nuove regole stabiliscono tempi precisi: le compagnie avranno 14 giorni di tempo per fornire una risposta, trascorsi i quali scatterà automaticamente il diritto al risarcimento. I passeggeri avranno invece sei mesi per presentare eventuali richieste.
Nonostante l’accoglienza positiva da parte di molti consumatori, non sono mancate le critiche. Alcune associazioni, come il Codacons, hanno espresso dubbi sulle nuove soglie temporali, ritenendole più sfavorevoli rispetto a quelle precedenti. Attualmente, ad esempio, per voli con ritardo superiore alle quattro ore su tratte extra-UE è previsto un risarcimento fino a 600 euro.