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Brunori Sas e il Babbo Natale steso a Cosenza: “La Verità” premiato come miglior video dei 30 anni del MEI

La Verità di Brunori Sas miglior video secondo MEI (We Music)

Un Babbo Natale steso a terra, a Cosenza, è diventato l’icona di un’intera generazione.

Oggi, a distanza di anni, quel frammento di poesia e disagio firmato Brunori Sas e Giacomo Triglia viene riconosciuto come miglior videoclip dei 30 anni del MEI. “La Verità” non è solo un video musicale, ma un piccolo classico del nostro tempo, capace di trasformare il panorama cantautorale italiano.

Brunori Sas in tour ph Luca Marenda

Da Vigevano inizia il tour di Brunori Sas ph Luca Marenda (We Music)

Uscito nel 2017 e premiato subito dal PIVI – Premio Italiano Videoclip Indipendente, il videoclip di La Verità è considerato una pietra miliare della videografia italiana. Cinque minuti di cinema che raccontano paternità, crisi, attualità e fragilità con un linguaggio neo-neorealista.

Il riconoscimento del MEI

Premiarlo come miglior video dei 30 anni del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) significa consacrare l’opera di Brunori e Triglia come un punto di riferimento culturale. Un lavoro che ha obbligato il pubblico ad accettare che le nuove generazioni di cantautori possono essere all’altezza – se non migliori – di quelle precedenti.

Il valore simbolico di un’immagine

Quel Babbo Natale steso al suolo a Cosenza non è solo un’immagine, ma una metafora potente, capace di raccontare con poesia il disagio di un’epoca. Un simbolo che oggi assume un valore ancora più grande, a distanza di quasi dieci anni.

Il ruolo del PIVI

Il Premio Italiano Videoclip Indipendente, ideato da Giordano Sangiorgi, è diventato negli anni la più importante vetrina per registi e artisti emergenti. Da Francesco Lettieri a Zavvo Nicolosi, da Colapesce/Dimartino a Salmo, il PIVI ha spesso anticipato successi e tendenze, contribuendo a definire l’immaginario musicale e visivo del nostro Paese.

 Albo d’oro: dal 2006 a oggi, il PIVI ha premiato videoclip che hanno fatto la storia dell’indie e del pop italiano, da Calcutta a Fulminacci, fino a Lamante, vincitrice del 2024 con Non Chiamarmi Bella.

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