Il Canzoniere Grecanico Salentino candidato al ‘Roundglass Music Award’

Il Canzoniere Grecanico Salentino, tra i più importanti e riconosciuti gruppi di world music, è candidato con il singolo Lu Giustacofane al RoundGlass Music Award, il prestigioso riconoscimento internazionale riservato ai musicisti più illuminati che riceveranno il premio il 26 gennaio a New York.

La canzone fa parte del nuovo album “Canzoniere” (etichetta Ponderosa) e concorre nella categoria “Best World Music Song” (qui il link per la registrazione che consente di votare nelle altre categorie: “Musicista illuminato dell’anno” e “disco dell’anno”). Dopo Parigi, Berlino, Londra e la grande festa all’Auditorium Parco della Musica di Roma, la formazione guidata da Mauro Durante prosegue il tour e torna nella Capitale per salutare l’arrivo del nuovo anno partecipando con la Fondazione Romaeuropa alla Festa di Roma, in un grande concerto gratuito a Piazza Bocca della Verità dalle ore 19.30 alle 21.00 del 1 gennaio. Il 20 dicembre si esibisce a Mendicino (Cosenza); mentre a gennaio vola in Sicilia, raggiungendo il 27 Catania e il 28 gennaio Vittoria (Ragusa).

Arrivato a quarantadue anni di distanza dalla fondazione del gruppo e a due dall’ultimo album “Quaranta”, “Canzoniere” è stato registrato tra Lecce e New York ed è un lavoro innovativo e ambizioso, acclamato dalla stampa internazionale. “Una vera e propria bomba” per il The Guardian; mentre il Times lo ha definito “incredibilmente accattivante. Pieno di caratteri e colori”.

Il CGS ci ha sempre abituato a un respiro globale, come dimostrano le partecipazioni ai festival più prestigiosi. Negli ultimi anni sono stati headliner per la world music al WOMAD (in Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda); hanno partecipato allo Sziget Festival di Budapest e al Festival Internazionale di jazz Montréal; sono saliti sul palco del Celtic Connections di Glasgow e si sono esibiti allo SXSW Music Festival in Texas. Eppure, con questo disco, il salto è nel ritmo, nel sound.

“Canzoniere” fonde in modo originale stili e influenze in cui gli strumenti della tradizione salentina si prestano a un sound più moderno e contemporaneo, tra incursioni di chitarra elettrica e synth bass. Ricco di prestigiose collaborazioni internazionali, ospita la chitarra inglese di Justin Adams, storico collaboratore di Robert Plant; l’inconfondibile voce del cantautore anglo-francese Piers Faccini; e il prezioso tocco classico del violoncello di Marco Decimo, per anni al fianco di Ludovico Einaudi. E’ prodotto da Joe Mardin, figlio del celebre Arif, produttore dell’Atlantic Records (Norah Jones e Aretha Franklin, per capirci); mentre Joe LaPorta, vincitore di un Grammy per “Blackstar” di David Bowie, è l’ingegnere del suono per il mastering.

Nel solco di quella tradizione popolare in cui il canto accompagna costantemente la vita delle persone segnandone i momenti più significativi, l’amore che nasce e che finisce, la vita e la morte, il divino e il quotidiano, oggi il CGS canta il suo Canzoniere: nuovo e travolgente “raccolto di canzoni”. Piantate e coltivate con attenzione e cura, sono state scelte solo dopo essere cresciute e maturate (l’album ha avuto un tempo di lavorazione di due anni).

Mauro Durante – leader della formazione dal 2007 – inizia a New York sessioni di scrittura e composizione che definisce “una sfida avvincente”, e “incredibilmente stimolante”. Lavora in “Moi” con il piano e l’estro del danese Rasmus Bille Bähncke, produttore e compositore per Sting e Blue; in “Ientu” c’è la scrittura e il suono di Michael Leonhart (collabora tra gli altri con Bruno Mars, James Brown, e Lenny Kravitz); scrive le musiche di “Con le mie mani” con Steve Skinner (Diana Ross e Celine Dion); mentre con Scott Jacoby (produttore e compositore per Coldplay, John Legend, e Vampire Weekend) realizza “Lu giustacofane”.

Quando torna a casa i suoi eccezionali compagni di sempre fanno il resto. Il risultato, o il raccolto che dir si voglia, sono undici brani originali e uno tradizionale (“Pizzica de Sira”) dove il dialetto salentino incontra cori stratificati e melodie eteree; la pizzica si fonde con il pop anthemico. Ritmi sincopati e field recordings si sposano alla perfezione con i ritornelli tipici della forma canzone; il groove percussivo di tamburi a cornice sembra arrivare dall’elettronica di una drum machine.

La copertina dell’album – l’opera d’arte “COCA-COLA, 2015” realizzata dal collettivo artistico Casa a Mare – è una metafora visiva che rappresenta perfettamente questo nuovo spirito. Nella bottiglia di Coca Cola, simbolo del “contenitore” mondo, si riversa una salsa di pomodoro che rimane unica, senza tempo, glocal e profondamente contemporanea, proprio come la musica del CGS.

Sul palco con Mauro Durante (voce, percussioni, violino), ci sono Alessia Tondo (voce e castagnette); Emanuele Licci (voce, chitarra e bouzouki; Giulio Bianco (zampogna, basso, armonica, flauti e fiati popolari; Massimiliano Morabito (organetto); Giancarlo Paglialunga (voce e tamburello) e Silvia Perrone (danza).

 

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