
Case al mare, qui costano solo 30mila euro - wemusic.it
Dove puoi comprare casa al mare con 30mila euro: è possibile acquistare casa in località turistiche italiane, ma non mancano limiti e dettagli da conoscere.
Comprare un immobile a basso costo in una località di mare in Italia non è impossibile. Anche oggi, nel 2025, il mercato offre opportunità concrete per chi vuole investire nel mattone con un budget ridotto. In particolare, città come Scalea e Tropea, in Calabria, offrono immobili in vendita intorno ai 30mila euro. Lo stesso accade in alcuni piccoli centri della Puglia o nei borghi montani dell’Abruzzo, secondo una recente analisi pubblicata da buildbull.com.
Il dato emerge da una mappatura aggiornata a luglio 2024. Le proposte riguardano soprattutto appartamenti di piccole dimensioni, spesso da ristrutturare, ma con un grande potenziale per l’affitto stagionale. Non si tratta quindi di case ideali per viverci tutto l’anno, ma possono garantire un’entrata periodica, specie nei mesi estivi, grazie alla crescente domanda di case vacanza.
Calabria, la meta più accessibile: tra aste, affitti e ritorni stagionali
Nella zona di Scalea, sul Tirreno cosentino, si trovano diversi appartamenti proposti all’asta immobiliare o venduti direttamente da agenzie locali a prezzi abbordabili. I tagli più diffusi sono i bilocali e i monolocali tra i 25 e i 40 metri quadrati, venduti spesso a meno del 60% del valore di mercato. In molti casi si tratta di immobili datati, costruiti tra gli anni ’70 e ’90, con spese condominiali contenute e ubicati a breve distanza dal mare.

Chi acquista in questa fascia di prezzo ha in mente due opzioni principali: affittare per brevi periodi in estate oppure rimettere l’immobile sul mercato dopo una leggera ristrutturazione. Il ritorno economico può variare, ma nelle località turistiche come Tropea si registrano canoni che raggiungono i 1.000 euro a settimana nei mesi centrali dell’estate.
Alcuni annunci pubblicati tra giugno e luglio 2024 segnalano monolocali in buono stato a 28.000 euro. Altri, più trascurati, vengono battuti all’asta con base di 22.000. La posizione e lo stato dell’immobile restano le due variabili principali per stabilire il valore reale dell’investimento.
Puglia e Abruzzo: nuovi scenari per chi cerca qualità e margine di crescita
Chi guarda alla Puglia trova alternative interessanti, specialmente nei piccoli centri interni non troppo lontani dalle mete più gettonate. I comuni della provincia di Brindisi, ad esempio, offrono immobili sotto i 35mila euro a pochi chilometri da Ostuni o dalle spiagge dell’Adriatico. Anche in questo caso, l’obiettivo è l’affitto turistico.
Tra i centri più cercati c’è Lecce, dove gli investimenti internazionali sono aumentati negli ultimi due anni. La crescita costante dei flussi turistici ha fatto salire i canoni e reso la città appetibile per chi punta a rendite brevi e rapide.
In Abruzzo, invece, il mercato si muove su binari diversi. Le occasioni non si limitano al mare ma includono anche zone montane. Un esempio è Santo Stefano di Sessanio, borgo fortificato del Parco Gran Sasso, noto per il suo modello di accoglienza diffusa. Qui i prezzi restano contenuti e si rivolgono a un target in cerca di silenzio, aria pulita e natura, elementi che in un’ottica post-pandemica hanno acquisito valore.
Comprare qui significa scommettere su un turismo lento, fatto di soggiorni lunghi e visitatori stranieri, spesso tedeschi e olandesi, attirati dal fascino autentico dei luoghi.