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I 70 di Rettore, l’indimendicabile poker di hits estive dal 1979 al 1982

Quattro estati, quattro canzoni indimenticabili: Rettore resta l’icona irriverente di una rivoluzione pop che non smette di brillare

Il 70° compleanno di Donatella Rettore, oggi 8 luglio 2025, non è solo un traguardo personale, ma un’occasione per celebrare una delle artiste più iconiche, anticonformiste e rivoluzionarie della musica italiana. Un personaggio che ha sempre camminato contromano, in equilibrio perfetto tra pop, rock, ironia, glam e provocazione.

Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, Rettore ha dominato l’estate italiana con un poker irripetibile di brani che ancora oggi fanno ballare, sorridere e riflettere. Quattro canzoni, quattro stagioni, quattro manifesti di un’epoca e di una personalità irriducibile.

1979 – “Splendido Splendente”

Un’esplosione di synth-pop e chirurgia estetica in chiave satirica. “Splendido Splendente” non è solo un tormentone: è un’ode dissacrante alla bellezza artificiale, un brano che anticipava di decenni l’ossessione per l’apparenza. Rettore diventa un’icona glam, con look sgargianti e testi taglienti. Un singolo che sdogana una nuova femminilità, libera, cinica e consapevole.

1980 – “Kobra”

“Kobra non è” una canzone qualsiasi. È un concentrato di doppi sensi, ritmo irresistibile e autoironia. Il brano scala le classifiche e scuote il Festivalbar. La Rettore mostra tutta la sua capacità di giocare con i tabù, senza mai cadere nella volgarità. Il pubblico la ama (e la teme), la critica si divide, ma nessuno può ignorarla.

1981 – “Donatella”

È l’autoritratto perfetto: autobiografico, sfacciato, teatrale. “Donatella” è Rettore che si racconta senza filtri, tra eccessi e autenticità. Una ska-hit che conquista l’estate e ribadisce il suo status di outsider assoluta della canzone italiana. A detta di molti, è uno dei suoi brani più moderni ancora oggi.

1982 – “Lamette”

Con “Lamette”, Rettore affonda il bisturi nella società dell’immagine, usando il glam-rock come arma di critica e provocazione. È la canzone più controversa del poker, ma anche la più affascinante. Un brano “da taglio” – letteralmente – che anticipa temi come il disagio giovanile e l’autolesionismo, portati in radio con incredibile coraggio.

Settant’anni e non sentirli, perché Donatella Rettore ha sempre vissuto oltre le mode, oltre le etichette, oltre le convenzioni. Ancora oggi continua a esibirsi con grinta e ironia, seguita da una generazione trasversale di fan.

La sua musica, a cavallo tra pop e punk, è parte integrante della nostra memoria collettiva. E quel poker di hit estive, tra il ’79 e l’82, resta scolpito come un mosaico perfetto di ribellione pop.

Buon compleanno, Donatella. Splendida, splendente… e indimenticabile.

Ivano Moriello

Giornalista da circa 15 anni, amo la musica e i viaggi. I concerti live sono il mio pane quotidiano e seguo con grande passione il calcio, tifando per il Napoli.

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