
Il turismo all'aria aperta sempre più gettonato - wemusic.it
Spopola il turismo outdoor, l’Italia si conferma come un palcoscenico ideale per chi desidera esplorare la bellezza del verde.
Negli ultimi anni, il turismo outdoor in Italia ha registrato una crescita esponenziale, trasformandosi in un fenomeno di grande rilevanza economica e culturale. Questo trend è emerso chiaramente durante gli Stati Generali del Turismo Outdoor, tenutisi a novembre 2024 a Venezia, dove rappresentanti di istituzioni, associazioni e imprese si sono riuniti per discutere le strategie future del settore.
L’evento ha sottolineato l’importanza di una governance condivisa per i cammini e la rete escursionistica italiana, rivelando un panorama in continua evoluzione che attira sempre più appassionati della natura.
Crescita del turismo all’aperto
Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha presentato dati significativi che evidenziano la crescita del turismo all’aria aperta: nel 2024 si sono registrati 71 milioni di presenze e oltre 11 milioni di arrivi nel settore open air, generando un impatto economico di oltre 8 miliardi di euro. Questi numeri non solo evidenziano l’interesse crescente degli italiani per le attività all’aperto, ma anche l’importanza strategica di questo segmento per l’economia nazionale.
Il turismo sportivo ha visto un aumento notevole, con un fatturato che ha raggiunto 11,9 miliardi di euro nel 2023, segnando un incremento del 65% rispetto all’anno precedente. Questo settore rappresenta ora circa il 10% dei ricavi complessivi dell’intero Sport System italiano, che ha raggiunto un totale di 119,6 miliardi di euro.

Una ricerca condotta da ENDU, in collaborazione con Destination Italia, ha indicato che il cicloturismo ha contribuito in modo significativo, generando un indotto di circa 4,5 miliardi di euro.
L’impatto dei cammini italiani
Un altro aspetto interessante è l’aumento dei viandanti lungo i cammini italiani, con una stima di circa 200.000 persone nel 2024, un incremento del 29% rispetto all’anno precedente. I cammini non solo favoriscono un turismo sostenibile, ma promuovono anche lo sviluppo economico delle aree interne, portando oltre 62 milioni di euro di indotto locale.
Questo fenomeno dimostra come il turismo outdoor possa rappresentare un’opportunità per valorizzare territori meno conosciuti e combattere l’overturism nelle località più affollate.
Il Ministero del Turismo ha intrapreso un’importante iniziativa, mappando circa 300 itinerari lungo la Penisola e aumentando i fondi per i Cammini Religiosi da 3 a 19,5 milioni di euro. Questo investimento non solo migliora le infrastrutture, ma promuove anche la sostenibilità ambientale e culturale, incoraggiando i turisti a scoprire la bellezza e la diversità del patrimonio italiano.
Attività all’aria aperta e futuro del turismo
Le attività all’aria aperta, come l’hiking, il trekking, il ciclismo e il rafting, sono tra le più praticate, con il 67% degli italiani che ha scelto vacanze all’aperto nel 2024. Secondo un’indagine condotta da Top, l’hiking è l’attività principale, con un 20% di partecipazione. Queste esperienze non solo soddisfano il desiderio di avventura, ma incoraggiano anche un approccio più empatico verso l’ambiente e le comunità locali, trasformando il turista in un viaggiatore responsabile e consapevole.
Il turismo outdoor si sta affermando anche come un’importante risorsa per il futuro, in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo. L’Italia si colloca al secondo posto in Europa per presenze nel settore outdoor, subito dopo la Francia, e questo è solo l’inizio di una crescita che promette di continuare nei prossimi anni. La combinazione di bellezze naturali, cultura e opportunità di svago rende il nostro paese una meta privilegiata per chi cerca esperienze autentiche e a contatto con la natura.
Questo fenomeno non riguarda solo la crescita economica, ma anche un cambiamento nei modelli di consumo turistico, dove il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione delle comunità locali sono diventati prioritari.