
Scuola, arriva un'ora obbligatoria di lettura su carta e calligrafia - wemusic.it
Due disegni di legge propongono una Settimana della Scrittura a Mano e un’ora settimanale obbligatoria di lettura su carta nelle scuole primarie italiane.
In Parlamento sono stati presentati due disegni di legge che puntano a reintrodurre la scrittura a mano e la lettura su carta come strumenti centrali nella formazione scolastica. Le proposte arrivano in risposta all’allarme lanciato da medici e specialisti, secondo i quali l’abuso dei dispositivi digitali tra i giovani sta generando conseguenze evidenti sulla memoria, sull’attenzione e sulla capacità di concentrazione. L’iniziativa si muove sotto il coordinamento dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi, che riunisce esperti, neurologi e parlamentari attivi sul tema.
Secondo Pierluigi Brustenghi, neurologo, la lettura e la scrittura tradizionale offrono un effetto diretto sulla capacità linguistica e sull’equilibrio psicologico degli studenti. Favoriscono calma, riducono l’ansia, migliorano lo spirito critico. In un momento storico segnato da iperconnessione e notifiche continue, tornare alla carta può rappresentare una strategia educativa concreta, non nostalgica.
La settimana della scrittura a mano e la candidatura Unesco
La prima proposta, firmata dalla deputata Monica Ciaburro, prevede l’istituzione della Settimana Nazionale della Scrittura a Mano, ogni anno a partire dal 15 gennaio. L’obiettivo è riportare nelle classi l’uso del corsivo e valorizzare la calligrafia come espressione culturale, oltre che come allenamento per il cervello. Il testo è già stato approvato in commissione Cultura alla Camera.
Durante la settimana, le scuole saranno invitate a organizzare laboratori, attività creative e percorsi didattici sulla scrittura a mano. Ma la proposta va oltre l’ambito scolastico: è previsto anche un Comitato nazionale, con sede presso il Ministero della Cultura, che avrà il compito di promuovere la candidatura della scrittura a mano in alfabeto latino come patrimonio immateriale Unesco.

La grafologa Valeria Angelini ha definito la scrittura a mano come “un atto profondo, che ci obbliga a pensare prima di agire”. Un esercizio che coinvolge mente e corpo, che rallenta il ritmo e stimola l’elaborazione interiore. Un gesto apparentemente semplice, che rischia di essere dimenticato, ma che conserva un potenziale formativo potente.
Un’ora di lettura su carta per ritrovare attenzione e spirito critico
La seconda proposta arriva dalla senatrice Lavinia Mennuni, e introduce un’ora settimanale obbligatoria di lettura su carta e calligrafia nelle scuole primarie. La misura punta a rieducare lo sguardo dei più piccoli verso il testo scritto, lontano dagli schermi. Secondo gli studi citati, leggere su carta stimola connessioni neurali più profonde, favorisce la comprensione e migliora la memorizzazione.
Nel disegno di legge è previsto anche il potenziamento delle biblioteche scolastiche, che saranno sostenute economicamente attraverso fondi pubblici, associazioni e istituti culturali. Il fine è garantire un accesso equo ai libri, indipendentemente dalla provenienza sociale degli studenti.
Il direttore dell’Osservatorio, Andrea Cangini, ha spiegato che queste iniziative vogliono fornire ai giovani strumenti per navigare nel mondo digitale senza rinunciare al contatto fisico con i libri. È una strategia educativa che cerca un equilibrio tra innovazione e tradizione, tra immediatezza dello schermo e profondità della carta. Una scommessa culturale che guarda al futuro, ma non dimentica il valore dei gesti lenti e consapevoli.