L’INTERVISTA – Raffaele Renda: ‘La grinta sotto il segno del Puma’

 

L’ospite della rubrica ‘L’INTERVISTA’ è il cantautore Raffaele Renda
Da dove nasce il titolo del singolo ‘Puma’?
‘L’idea ha un’origine molto frivola: il senso è che cambio umore con la stessa frequenza delle scarpe. Ma il senso di rafforza in riferimento all’animale. La grinta e la voglia di farsi valere del felino rappresentano delle caratteristiche caratteriali’.
Hai partecipato a due gare canore importanti quali San Remo Young ed Amici: qual è la differenza tra le due modalità di approccio al confronto con gli altri artisti?
‘Indubbiamente si tratta di due format diversi. Nel primo caso si tratta di un festival più classicamente inteso mentre il reality ti consente di instaurare più rapporti e sentire meno pressione. Comunque in entrambi i casi esiste la competizione’.
Quanto ritieni influisca la visibilità televisiva e social nella carriera di un cantante in questo particolare momento storico?
‘Personalmente fino ad ora mi è servita tanto. Credo però che sia un elemento non unico nell’economia del percorso artistico. Alla distanza sono le qualità e i valori oggettivi che costituiscono la base su cui si regge l’intera struttura’.
Da utente della musica, quali sono stati e sono i tuoi riferimenti?
‘Sono da sempre affascinato dal mondo del Rhythm and Blues, ho sempre ascoltato Rihanna e Stevie Wonder. In Italia stimo in maniera incondizionato di Elisa’.
Progetti per il futuro?
‘Sto scrivendo ma non ho un’idea ancora non definita di quello che sarà. Purtroppo il Covid sta rallentando la possibilità di esprimerci in pubblico ma certamente non fermerà il flusso creativo’.

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