
Marco Mengoni - Monte Cucco (We Music)
È partito sabato 26 giugno da Napoli, in uno Stadio Diego Armando Maradona gremito fino all’ultimo posto con 45.500 mila presenti, Marco negli stadi 2025, il tour che – con i suoi 12 show – toccherà gli stadi più importanti d’Italia con il sold out registrato per le date di Roma, Torino, le due date di Bologna, oltre al tutto esaurito dei concerti di Lignano, Napoli e Bari, insieme alla prima data di Milano, e la seconda data di Messina.
Marco negli Stadi 2025 è l’occasione per celebrare 15 anni di carriera che hanno consacrato il cantautore come protagonista della scena musicale italiana e arriva dopo il tour trionfale del 2023, culminato con lo show-evento al Circo Massimo.
In autunno Marco Mengoni sarà protagonista di un tour che lo porterà ad esibirsi nelle grandi arene europee e nei palazzetti italiani, con nuovi live previsti a Torino (9 ottobre 2025 – Inalpi Arena), Milano (15 ottobre – Unipol Forum), Bologna (25 ottobre 2025 – Unipol Arena), Firenze (31 ottobre 2025 – Mandela Forum), Eboli ( 4 e 5 novembre – Palasele) e Roma (12 novembre 2025 – Palazzo dello Sport).
Marco negli Stadi 2025 – prodotto e organizzato da Live Nation – è un progetto ampio, che nasce dalla volontà audace di bagnare il pop nella grande tradizione teatrale, dove il pubblico stesso è protagonista perché sul palco ritrova la sua storia, quella dei suoi simili e del mondo intero.
«Questo tour sono io, la mia esperienza, la mia visione del mondo, ciò che ho imparato negli anni:
la vita è un necessario processo di decostruzione per ricostruire, e lo stesso avviene alla società. La musica è il mio modo per raccontare tutto ciò e rendermi consapevole, trovando la bellezza anche nella fragilità» racconta Mengoni.
Il cantautore ha scelto di mettersi in gioco ancora più del solito, dando vita a uno spettacolo di cui ha curato in prima persona ogni minimo dettaglio. C’è il suo pensiero dietro ogni singola immagine, colore e suono, così come la sua visione della musica: che parla non solo attraverso voci e strumenti, ma anche grazie a un lavoro a 360° che non lascia indietro alcun dettaglio.
Dalla ricerca minuziosa di un suono inedito che accompagna i suoi brani con nuovi arrangiamenti, all’immaginare un palco in cui raccontare la storia da mettere in scena. Dall’asta del microfono decorato dalle sue mani, ai disegni dei costumi, così come li ha immaginati lui. Marco porta in scena più di un anno di lavoro pensato e voluto per poter finalmente celebrare la ricostruzione insieme al suo pubblico.
Nella Grecia antica lo studio dell’essere umano e delle vicende del mondo in cui si trova immerso era affidato al teatro. Sul palco veniva rappresentata una storia che affrontava i grandi temi dell’esistenza attraverso una riflessione sul dolore e sulla fragilità della vita umana, sul bene e sul male, fino alla catarsi finale.
Da qui l’idea di Marco Mengoni di portare sul palco un racconto visivo ed emotivo che riflette i cicli di crollo e rinascita che attraversano l’esistenza individuale e collettiva; dopo ogni caduta si cammina sulle rovine, si scava per eliminare il superfluo, si recupera l’essenziale, e si costruisce di nuovo. Lo show è suddiviso in diversi capitoli: prologo, parodo, episodi, stasimi, esodo e catarsi.
Il Prologo è l’inizio dello spettacolo, sul palco viene svelata la presenza di rovine, il punto di partenza di tutta la narrazione: il nostro passato da cui iniziare a ricostruire. Sul palco arrivano 10 performer ad arricchire la narrazione dello show: figure misteriose, coperte, che rappresentano le grandi protagoniste di questo spettacolo, e di tutti i concerti di Marco Mengoni: le emozioni.
L’egoismo apre il Parodo: vedere nell’altro il nemico, far crescere la paura, abbandonare il sentire comune per ritrovarci isolati, impedendoci di alzare la voce, di farci sentire per le cose che contano. L’impotenza esplode in una riflessione sulla situazione mondiale attuale, sugli attacchi che non si fermano nemmeno davanti agli innocenti. E allora il focus diventa l’importanza della condivisione, negli Episodi e Stasimi, quando Mengoni dà un ruolo fondamentale alla musica: è il suo modo di combattere i demoni. L’intimità con il pubblico, la voglia di esporsi e condividere prosegue con brani e parole che dicono tanto dell’artista al centro del palco, delle sue fragilità, ma soprattutto della sua voglia di ricominciare. Questa presa di coscienza è al centro dell’Esodo: sopravvissuti al crollo, accettiamo di ripartire per ricominciare a vivere, facendo pace con quanto ci fa paura, le nostre fragilità, le imperfezioni che ci accomunano a tutti gli esseri umani. Per ritrovarci finalmente liberi, nella catarsi.
Dal punto di vista musicale, una sfida complessa quella di unire il suo repertorio moderno con una forma d’arte diversa e secolare, inserire i brani in una scaletta che diventa trama, dividerla in momenti per dare vita ad un flusso narrativo unico. Un lavoro che ha visto Mengoni condividere con Giovanni Pallotti e Francesco Fugazza la direzione musicale di questo ambizioso progetto. I brani in scaletta ripercorrono una carriera lunga 15 anni tra le grandi hit che hanno fatto la storia del cantautore, gemme mai dimenticate che rientrano in setlist a distanza di anni e cover che si legano naturalmente al racconto che Mengoni porta sul palco.
Ad accompagnare Mengoni sul palco una band di 13 elementi e 10 performer – coreografati da Daniele Sibilli – che dall’assolo su Un fiore contro il diluvio alle coreografie su Mi fiderò e La casa azul circondano Marco, arricchiscono la narrazione e ne amplificano il messaggio.
Anche lo studio dei look di Marco nasce in primis dall’esigenza narrativa di raccontare il viaggio, fisico e spirituale, del protagonista dello show prima e dei suoi spettatori poi: abiti custom made per un guardaroba ampio che segue la narrazione dello show, con un impatto estetico diverso in ogni data. L’artista – affiancato dallo stylist Nick Cerioni – ha scelto di coinvolgere i brand storici con cui ha sempre amato lavorare e nuovi giovani designer scelti personalmente per poter dar loro visibilità
Prodotto e organizzato da Live Nation, il tour è partito il 26 giugno a Napoli (Stadio Diego Armando Maradona – SOLD OUT) – dopo la data zero sold out di Lignano Sabbiadoro il 21 giugno – e proseguirà il 2 luglio a Roma (Stadio Olimpico – SOLD OUT), il 5 e il 6 luglio a Bologna (Stadio dall’Ara – SOLD OUT) e il 9 luglio a Torino (Stadio Olimpico – SOLD OUT). Arriverà il 13 luglio (SOLD OUT) e il 14 luglio a Milano (Stadio San Siro), il 17 luglio a Padova (Stadio Euganeo), il 20 luglio con la data di Bari (Stadio San Nicola – SOLD OUT) e, infine, si concluderà con due date, il 23 e 24 luglio a Messina (Stadio San Filippo – 24 luglio SOLD OUT). Renault Italia è Official Partner del tour Marco negli Stadi 2025. Radio Italia è radio ufficiale di Marco negli Stadi 2025 e dei live previsti in Italia del Live in Europe Tour 2025.
I biglietti per le nuove date sono disponibili in prevendita con accesso prioritario per i titolari di carta Mastercard a partire dalle 10.00 del 28 giugno, la vendita generale dei biglietti sarà aperta a partire dalle ore 10 di lunedì 30 giugno su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it, www.vivaticket.com.