Nel cuore di Roma c’è un angolo nascosto che conoscono pochi romani: dove visitare l’incredibile perla della capitale

Nel cuore di Roma c’è un angolo nascosto che conoscono pochi romani - wemusic.it
Tra i parchi più belli di Roma si nascondono veri e propri angoli verdi con caffè, bistrot e ristoranti immersi nella natura, lontani dal traffico cittadino ma nel cuore della capitale.
Roma è nota per i suoi monumenti, le piazze affollate, i sanpietrini roventi in estate. Ma chi vive o visita la capitale sa che nasconde anche angoli di quiete dove si può trovare ristoro, sia dallo stress che dalla calura. Luoghi in cui ci si siede sotto un albero, si ordina un cappuccino, si sfoglia un libro e si dimentica di essere in una metropoli. Sono i caffè nascosti tra i parchi, realtà che uniscono l’atmosfera rilassante del verde al piacere della tavola. Alcuni si trovano a pochi metri dal Colosseo, altri dentro vere riserve naturali. Ognuno con una proposta diversa, tutti accomunati da una dimensione lenta, umana, lontana dal ritmo frenetico della città.
Caffè Nemorense, tra inclusione e colazioni all’ombra dei pini
A pochi passi da Piazza Verbano, all’interno del Parco Virgiliano, si trova il Caffè Nemorense. Il nome richiama la via che lo ospita, ma dietro c’è molto di più. Questo spazio nasce dall’unione tra il bistrot Grandma s.r.l. e la cooperativa sociale Barikamà, formata da ragazzi africani che dopo aver vissuto condizioni di disagio sociale hanno trovato in questo progetto una nuova strada.

Il caffè è attivo sin dal mattino presto, con colazioni a base di cappuccini e dolci artigianali, ma nel corso della giornata propone anche piccoli eventi, corsi di yoga, presentazioni di libri. L’atmosfera è semplice, pulita, rilassante. I tavolini sono in legno, i viali attorno silenziosi, l’ombra dei pini secolari regala tregua al caldo estivo. Non è solo un bar, è un piccolo laboratorio di comunità, che unisce il gusto all’impegno sociale.
Bistrot Bio e Casale dei Cedrati: sapori vegetariani nella natura romana
Spostandosi nella Riserva Naturale della Valle dei Casali, in zona Monteverde, si incontra il Bistrot Bio, una realtà curata da Michele Catalano e Federico Pietromarchi. Qui la parola d’ordine è biologico. Piatti vegetariani, ingredienti selezionati, porzioni studiate, ma senza rigidità. Il posto si presenta con tavolini in ferro battuto, una cucina a vista e un’area esterna che sembra uscita da un agriturismo, pur essendo nel centro della città. Ideale per brunch, merende lente, chiacchiere a mezza voce. A qualche chilometro di distanza, dentro Villa Doria Pamphili, sul lato nord, c’è il Casale dei Cedrati. Anche in questo caso si tratta di un giardino aperto dalle 8 del mattino, con una caffetteria tranquilla che accompagna fino a cena, grazie a un menù che cambia ogni settimana. Chi frequenta questo luogo lo fa spesso per leggere: la sala lettura interna è un piccolo rifugio, silenzioso, essenziale, frequentato da studenti, insegnanti, traduttori. Non ci sono rumori, solo pagine che si girano.
Roma custodisce spazi come questi, a metà tra la natura e l’ospitalità, tra il gusto e la cultura. Luoghi dove fermarsi non è un atto commerciale, ma una necessità fisica e mentale. Basta sapere dove cercare.