La musica italiana perde una delle sue voci più riconoscibili e amate: Ornella Vanoni è morta all’età di 91 anni. L’artista si è spenta nella sua abitazione di Milano, dove ha avuto un malore improvviso che non le ha lasciato scampo. I soccorsi sono arrivati rapidamente, ma ogni tentativo di rianimarla è risultato inutile.
Una carriera che ha attraversato generazioni
Figura raffinata, elegante e sempre fuori dagli schemi, Ornella Vanoni ha costruito una carriera unica, iniziata negli anni ’50 e capace di rimanere rilevante per oltre sei decenni. Dal teatro d’avanguardia alle grandi collaborazioni musicali, la sua voce calda e inconfondibile ha segnato la storia della canzone d’autore.
Ha pubblicato più di cento lavori tra album, raccolte e progetti speciali, portando le sue interpretazioni anche oltre i confini italiani. Brani come “Senza fine”, “Domani è un altro giorno” e “L’appuntamento” sono diventati parte della cultura popolare e hanno accompagnato intere generazioni.

È morta la grande Ornella Vanoni pH Vincenzo Pagliarulo (we music)
Un’icona sempre libera, anche nel pensiero
Negli ultimi anni, Vanoni aveva parlato con sorprendente lucidità e serenità del tempo che passa. Non aveva mai nascosto la sua fragilità, raccontando senza filtri la vecchiaia, le paure, l’ansia e i momenti difficili vissuti anche di recente. Allo stesso tempo, manteneva un’ironia unica, una consapevolezza profonda e quella libertà che l’ha resa diversa da chiunque altro.
Aveva più volte detto di voler “vivere finché la vita ha qualcosa da offrire”, ribadendo la sua filosofia diretta, schietta, mai patetica.
Una presenza indelebile nella cultura italiana
Artista moderna prima ancora che la modernità arrivasse davvero, Vanoni ha saputo unire classe, stile e una personalità inimitabile. La sua voce, le sue interpretazioni e il suo modo di stare sul palco resteranno un riferimento per molti artisti.
Con la sua scomparsa, la musica italiana perde non solo una cantante, ma un pezzo di storia: una donna che ha saputo essere elegante, imperfetta, ironica, profonda e soprattutto sempre, irrimediabilmente, se stessa.








