Roberto Vecchioni incanta Roma ph Doralisa D'Urso (We Music)
Braccia aperte e occhi lucidi: così Roberto Vecchioni ha accolto la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il professore è tornato live, con uno spettacolo ispirato al suo ultimo lavoro letterario “Tra il Silenzio e il Tuono”. Voce, musica e immaginazione. Le canzoni si alternano alle parole, dando vita a un caleidoscopio di emozioni. I sentimenti. Il dolore. L’amicizia e la speranza.
Vecchioni si racconta e riflette sull’esistenza. E sul tempo che passa. Uno spettacolo introspettivo, una dialogo intimo con il suo pubblico con cui da anni ha stretto un legame di stima e confidenza. Brano dopo brano, dalle canzoni più recenti ai grandi classici, parla d’amore. L’amore coraggioso. L’amore leale. L’amore che ci rende umani.
Cita Euripide, Dante, Leopardi. E omaggia il potere catartico dell’arte, in tutte le sue forme. Un’ arte – per usare le sue parole – che accarezza. Un inno alla vita, in tutti i suoi contrasti e chiaroscuri.
Sogna ragazzo sogna. Non lasciarlo andare, sogna fino in fondo. Ed è subito standing ovation.
Con lui sul palco la sua band storica: Lucio Fabbri al pianoforte e violino, Massimo Germini alla chitarra acustica, Antonio Petruzzelli al basso e Roberto Gualdi alla batteria.
Testo e photogallery di Doralisa D’Urso
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