
Allarme per chi usa Gmail, i tuoi dati sono a rischio - wemusic.it
Una nuova ondata di attacchi phishing colpisce Gmail: i cybercriminali ottengono i codici 2FA dagli utenti fingendosi tecnici Google e accedono agli account in pochi minuti.
Negli ultimi mesi si è diffusa una truffa informatica mirata agli utenti Gmail, capace di colpire anche chi ha attivato la doppia autenticazione. I truffatori si spacciano per operatori del supporto tecnico di Google, contattano direttamente le vittime con pretesti plausibili e riescono a ottenere il codice 2FA inviato via SMS o app. Basta quel codice, una sola volta, per prendere il controllo dell’account.
Come agisce la truffa: finti operatori, email contraffatte e codici rubati
Il meccanismo è semplice, ma costruito con precisione. Il truffatore contatta l’utente, via telefono o email, dicendo che l’account è in pericolo. Mostra un indirizzo simile a quello ufficiale di Google, usa lo stesso stile grafico delle comunicazioni autentiche e fornisce dettagli tecnici verosimili.
Quando la vittima riceve il codice di sicurezza sul telefono, l’aggressore chiede di comunicarlo subito, sostenendo che serve per bloccare un attacco in corso. In realtà , è proprio quel codice a dare accesso immediato all’account.

In parallelo, circolano email contraffatte con link a pagine di login false, quasi identiche a quelle reali. L’obiettivo è sempre lo stesso: raccogliere credenziali, rubare il secondo fattore di autenticazione e violare la casella.
Una volta dentro, l’hacker ha accesso a tutto: documenti privati, conversazioni, dati bancari e può usare l’account compromesso per inviare altre email truffa a tutti i contatti. È un effetto a catena.
In alcuni casi, gli aggressori disattivano le misure di sicurezza, cambiano password, modificano il numero associato. Per l’utente, recuperare l’account diventa quasi impossibile. La truffa colpisce anche aziende, professionisti, giornalisti. Chiunque.
Le contromisure da adottare: non condividere codici, controllare i mittenti, usare passkey e notifiche
Difendersi dalle truffe Gmail richiede attenzione e consapevolezza. La prima regola fondamentale è semplice ma spesso ignorata: Google non chiede mai codici 2FA tramite telefono o email. Nessun operatore è autorizzato a richiedere dati di accesso o codici temporanei. Chi lo fa, sta tentando una truffa.
Mai condividere codici di autenticazione, nemmeno con chi appare affidabile. Anche se la voce è cortese o l’email contiene il logo ufficiale di Google, bisogna diffidare. I codici 2FA sono strettamente personali e devono restare inviolabili.
Il secondo aspetto critico riguarda le email sospette. Ogni messaggio potenzialmente fraudolento va analizzato con cura: verificare il mittente, controllare i link, osservare eventuali errori di battitura o anomalie grafiche. I cybercriminali sfruttano la disattenzione per colpire.
Chi ha la possibilità , dovrebbe passare all’uso di passkey o chiavi di sicurezza fisiche, dispositivi che richiedono la presenza fisica dell’utente per accedere all’account. Oggi rappresentano la protezione più efficace contro accessi indesiderati.
È inoltre fondamentale attivare le notifiche di sicurezza. Ogni accesso, modifica delle impostazioni o nuova sessione viene segnalata in tempo reale tramite email o app. Agire subito può prevenire danni seri.
Infine, le password devono essere complesse, uniche e aggiornate con regolarità . L’ideale è utilizzare un gestore di password sicuro, capace di generare e salvare combinazioni robuste e difficili da violare.
La nuova truffa su Gmail non è un attacco generico, ma un’azione mirata che sfrutta tecniche di ingegneria sociale e strategie personalizzate. Riconoscerla in tempo è l’unico modo per proteggersi. Basta comunicare per errore un codice per perdere l’accesso a dati personali e professionali accumulati in anni di vita digitale.