Deborah Iurato racconta la sua svolta: “Il cambiamento non mi spaventa più”

Deborah Iurato è tornata, cresciuta, più forte e più consapevole dei suoi mezzi. Non dev’essere semplice vincere Amici e trovarsi d’un tratto con tutti gli occhi puntati addosso, ancora di più dopo il terzo posto a Sanremo. Invece lei ha seguito la sua strada, che la porta ora a inaugurare un nuovo percorso da cantautrice con “Ma cosa vuoi?”. Ecco la nostra intervista.

Nelle ultime settimane è tornata con un nuovo singolo una delle cantanti più promettenti uscite negli ultimi anni. Deborah Iurato, vincitrice di Amici di Maria De Filippi nel 2014 e terza classificata al Festival di Sanremo 2016 insieme a Giovanni Caccamo, ha inaugurato il suo nuovo percorso da cantautrice con “Ma cosa vuoi?”, che segue l’assaggio proposto con “Supereroi”, pubblicato in pieno lockdown.

«Io lo so che chiederti potrebbe farmi del male, ma io non ho nessuna paura di perderti»

Così canta la giovane autrice della sua svolta personale, non solo da una prospettiva artistica ma anche da un punto di vista più emotivo e autobiografico. Il cambiamento non spaventa più, tutt’altro: sembra fatto esattamente su misura per lei, per Deborah, e per ognuno di noi.

Racconta Deborah Iurato a proposito del suo nuovo singolo:

«In questo lungo periodo ho cercato e ricercato me stessa, provavo a scrivere qualcosa che mi appartenesse e sentivo il bisogno di trovare la mia dimensione dimenticandomi di tutto il resto. A volte ci perdiamo per ritrovarci, cerchiamo sempre di liberarci dal peso delle cose quando invece basterebbe solo seguire il ritmo giusto per vibrare»

Con un’introduzione così non ho potuto che cogliere la palla al balzo e chiamarla per approfondire quello che sta vivendo e cosa l’ha portata a voltare pagina in maniera così decisa.

Ciao Deborah, come stai vivendo questo nuovo inizio?

Alla grande, proprio come dico nel pezzo: “Felice e contenta!”

“Ma cosa vuoi?” ha un sound molto fresco, che accompagna la tua svolta artistica e stilistica, cominciata qualche mese fa.

Sì, prima di “Ma cosa vuoi?” avevo pubblicato “Supereroi”, che in realtà è stato più  un’introduzione al nuovo percorso cantautorale che ho iniziato durante il lockdown, quando ho avuto modo di focalizzarmi a pieno su questo nuovo progetto.

“Ma cosa vuoi?” in sé parla del conflitto tra uomo e donna, di un vero e proprio tira e molla in cui molte coppie possono rispecchiarsi. Tuttavia mi piace pensare che, nonostante i conflitti quotidiani, quando è presente un sentimento vero tutto si supera.

Verso la fine del pezzo dici: «Ma non mi spaventi, non mi spaventi, non mi spaventa | Rimango da sola, felice e contenta». È anche un incoraggiamento a lasciare le relazioni tossiche e a non avere paura di restare da soli?

Assolutamente sì! È una sorta di inno, perché nella vita è importante prendere consapevolezza di chi sei, della tua forza. E questo tema è molto importante soprattutto per le donne.

Il videoclip di “Ma cosa vuoi?”, diretto da Andrea Occhipinti, è interamente girato a Comiso grazie a un drone, che sorvola la cittadina cercandoti tra i suoi scorci. La scelta di tornare alle tue origini, alla tua terra e alla tua famiglia da cosa deriva?

Durante la quarantena, vissuta in casa sola con me stessa, penso di essermi riavvicinata ai miei affetti, alla mia famiglia, alla mia terra. Così quando ho potuto tornare in Sicilia volevo proprio dire quanto mi fosse mancato il suo profumo, che non sentivo da tanto tempo e che probabilmente prima non sapevo apprezzare.

Per quel che riguarda il drone, invece, io sono sempre stata affascinata da questo oggetto, che vola così in alto e che riesce a darci una prospettiva che noi molte volte non riusciamo ad avere.

Facendo un passo indietro, “Supereroi” è una canzone emotivamente molto più intensa. È uscita ad aprile, in pieno lockdown: una scelta coraggiosa, ma anche significativa, vista la canzone. Era già previsto che uscisse o è stata scritta appositamente in quelle settimane?

È stata scritta proprio durante il lockdown e ho voluto uscire in quel momento per farmi sentire più vicina alle persone che mi seguono, ma anche per sentirli più vicini a me.

E poi, visto comunque il periodo storico che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, mi sentivo di pubblicarla e anche di intitolarla “Supereroi” perché alla fine ognuno di noi è stato un po’ un supereroe durante la quarantena.

Hai presentato questi due singoli come l’inizio di un nuovo capitolo della tua carriera, in cui da interprete diventi cantautrice. È frutto di una svolta e di una crescita avvenute nella tua vita ancor prima che nella tua carriera?

Intraprendere un nuovo percorso mi entusiasma molto, e in generale mi piacciono le sfide. Questa per me è proprio una sfida, e la sto affrontando. Ovviamente questo progetto sta nascendo step by step, come se fosse un puzzle che piano piano sta prendendo forma, ed è questo quello che voglio far arrivare anche alle persone.

In realtà non c’è un momento specifico in cui decido di scrivere le mie canzoni, ma è sempre frutto di un insieme di emozioni che mi fanno crescere anche come persona.

Ti senti più padrona della tua carriera e del tuo destino ora che i brani li scrivi tu?

Beh sicuramente ho preso più consapevolezza di me stessa come donna e come artista. Questo non esclude che io non possa più interpretare un pezzo scritto da un autore, però il fatto di mettermi in gioco su un percorso nuovo mi stimola molto.

Si può notare la coincidenza tra il lockdown e la tua svolta cantautorale. È stato fondamentale il periodo che abbiamo vissuto per farti fare questo salto o è un percorso che avevi già intenzione di intraprendere?

No, sicuramente questo periodo mi è servito molto… Se non ci fosse stato magari non mi sarei focalizzata così a pieno sul nuovo progetto. Invece, il fatto di prendermi tempo per me stessa e per la scrittura ha fatto sì che io potessi scrivere le mie canzoni.

Sono necessari, a tuo parere, i momenti bui per la carriera di un artista?

Sicuramente. La vita è fatta di alti e bassi, di momenti felici e momenti tristi, di momenti di spensieratezza e momenti di riflessione. A volte la vita ti mette davanti degli ostacoli e l’importante è cercare di superarli e di andare avanti, di trarre il lato positivo, lo stimolo alla creatività, lo slancio per tornare più forti di prima.

Sono già passati sei anni dalla tua vittoria ad Amici, quando è iniziato tutto. Forse è il momento giusto per chiederti un commento a freddo, più chiaro e meditato. Come valuti quell’esperienza?

Amici è sicuramente un’esperienza che porterò per sempre nel mio cuore, bellissima e a volte anche difficile. Mi ha fatto crescere artisticamente e devo tutto a quel programma, perché è grazie a lui se io oggi ho fatto della mia passione il mio lavoro.

Da quel momento la tua carriera ha avuto una crescita esponenziale, culminata addirittura con il terzo posto a Sanremo 2016. Sei riuscita a goderti tutto oppure è stato così rapido che ti ha lasciato il rimpianto di non aver apprezzato alcune cose?

In realtà mi sono sempre imposta di godere di ogni singolo momento, e non rimpiango nulla di quello che ho fatto! Anzi, guardandomi indietro mi sento anche molto fortunata per aver potuto fare tante cose, come cantare davanti a grandi artisti come la Mannoia, Laura Pausini, Alessandra Amoroso, o aprire il concerto di Lione Richie… Sono emozioni molto belle e molto forti! Me le sono godute e continuo a godere di ogni singolo istante.

Tornando a un passato più prossimo, il mondo dell’arte e dell’intrattenimento è stato particolarmente colpito dalla crisi conseguita all’emergenza sanitaria. Come se non bastasse, per mesi non è stato considerato dalla classe politica. Poi è emerso #lamusicachegira, un movimento che è riuscito a ottenere dei risultati importanti e alla cui causa hai aderito anche tu con un post su Instagram. Da artista, in che condizioni ti sembra sia l’industria musicale adesso?

Beh sicuramente il fatto di non poter affrontare un tour o comunque di non poter fare concerti mette tristezza e malinconia, perché mi manca molto quell’adrenalina, cantare e saltare insieme alle persone ai concerti.

Io ho sperato fino alla fine che potesse ripartire tutto subito, però non è così. Quello che spero è che potremo tornare presto a cantare su un palco. Sono sicura che, quando tutto questo finirà, torneremo più forti di prima e sentiremo molto di più tante cose che prima davamo per scontate. Non le sottovaluteremo più, ma le vivremo con gioia e unità.

“Supereroi” e “Ma cosa vuoi?” sono i primi estratti di un nuovo album?

Beh diciamo che è work in progress. Ovviamente non escludo l’album, ma tutto questo percorso lo sto facendo piano piano e probabilmente le tracce usciranno una alla volta, per poi magari riuscire a concludere con l’uscita dell’album.

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