
L’isola di Pianosa: un paradiso naturale tra storia e tutela ambientale (www.wemusic.it)
Se pensiamo ai Caraibi, difficilmente immaginiamo di trovarli in Toscana. Eppure, tra l’Elba e la Corsica, c’é un’isola dal fascino unico.
Con i suoi 10,3 km², Pianosa è la quinta isola per estensione dell’arcipelago toscano e si distingue per la sua conformazione completamente pianeggiante, con un’altitudine massima di soli 29 metri. Questo carattere geologico speciale, frutto di rocce sedimentarie e calcari organogeni ricchi di fossili marini, contribuisce a creare un ambiente unico, dove la macchia mediterranea si estende rigogliosa.
L’isola è rinomata per il suo mare limpido e le spiagge di sabbia chiarissima, in particolare Cala Giovanna, l’unica spiaggia balneabile dell’isola e vero cuore turistico di Pianosa. Qui, l’acqua è poco profonda e trasparente come una piscina naturale, offrendo un’esperienza di balneazione che ricorda quella dei Caraibi. La presenza di una ricca biodiversità marina, tra cui cernie, aragoste e murene, rende l’isola un paradiso per gli appassionati di snorkeling e immersioni subacquee.
Pianosa è stata a lungo una colonia penale agricola e successivamente un carcere di massima sicurezza, un passato che ha contribuito a preservarne l’integrità ambientale. L’accesso all’isola è infatti regolato con rigore e limitato a un numero massimo di visitatori giornalieri (450 persone), con visite consentite solo tramite escursioni autorizzate e accompagnate da guide ambientali. Questa gestione attenta ha permesso a Pianosa di mantenere intatto il suo fascino e la sua natura selvaggia.
Cosa vedere e fare a Pianosa: natura, archeologia e attività outdoor
Oltre a rilassarsi sulle spiagge di Cala Giovanna, i visitatori possono scegliere tra numerose attività all’aria aperta. Le escursioni guidate includono trekking naturalistici, tour in mountain bike lungo i percorsi dell’ex colonia penale, visite al complesso delle catacombe paleocristiane risalenti al III-IV secolo d.C. e al Museo delle Scienze Geologiche e Archeologiche, che racconta la storia millenaria dell’isola dalla preistoria fino all’epoca romana.
L’isola offre inoltre la possibilità di effettuare escursioni in sea kayak lungo la costa orientale e tour in carrozza per scoprire gli antichi borghi e le coltivazioni realizzate dai detenuti nel passato. Il birdwatching è un’altra attività molto apprezzata, grazie alla presenza di numerose specie di uccelli stanziali e migratori, come il gruccione e il gabbiano corso.
Dal punto di vista storico, Pianosa conserva resti di un’antica villa romana, conosciuta come la Villa di Agrippa, che testimonia l’importanza dell’isola durante l’Impero Romano, quando fu anche luogo di esilio per Agrippa Postumo, nipote di Augusto. La villa si affaccia su un tratto di costa con ruderi di peschiere, evidenziando l’antica tradizione di allevamento ittico.

L’Isola di Pianosa è raggiungibile tramite traghetti ed escursioni giornaliere in partenza da Marina di Campo, sull’Isola d’Elba, e in alta stagione anche da Piombino, sebbene con disponibilità limitata. È fortemente consigliata la prenotazione anticipata attraverso operatori autorizzati come Aquavision o Info Park Arcipelago Toscano, per garantire l’accesso e la partecipazione alle visite guidate.
Le visite sono consentite solo durante la giornata, con possibilità di partecipare a vari tipi di tour e attività, tutte regolamentate per tutelare l’ambiente e la tranquillità dell’isola. L’accesso libero è vietato al di fuori della zona di Cala Giovanna senza guida ambientale, a tutela del fragile ecosistema.
Il periodo migliore per visitare Pianosa è compreso tra giugno e settembre, con preferenza per i mesi di giugno e settembre, quando l’affluenza è minore e le temperature ideali sia per attività balneari sia per escursioni naturalistiche.