
Roma si prepara ad accogliere la magia del Premio Fabrizio De André, uno degli appuntamenti più importanti per chi ama la musica d’autore e le nuove forme d’arte.
La finale della 24ª edizione del premio si terrà il 13 e 14 settembre nella storica Piazza Fabrizio De André, un luogo simbolico dedicato al poeta della canzone italiana.
Il Premio Fabrizio De André – Parlare Musica, con la direzione artistica di Luisa Melis, è patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus e promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, in collaborazione con il Municipio Roma XI e Zètema Progetto Cultura.
Non solo musica. Il premio celebra le espressioni artistiche più autentiche anche attraverso le sezioni poesia e pittura, con i finalisti che si esibiranno e saranno premiati durante le due serate romane. A selezionare i migliori nella sezione poesia è stato Vincenzo Costantino Cinaski, mentre per la pittura il compito è toccato a Roberto Sironi.
Grande attesa per i nomi che riceveranno la Targa Faber e la Targa “Quelli che cantano Fabrizio”, riconoscimenti assegnati a quegli artisti che hanno saputo reinterpretare o rinnovare l’eredità musicale di De André. In passato, questi premi sono stati attribuiti a nomi del calibro di Ron, Madame, Samuele Bersani, Mannarino, Fiorella Mannoia, Diodato, Morgan, Motta, Brunori SAS, Piero Pelù, e molti altri.
Tra il 3, 4 e 5 settembre a Isernia si terranno le semifinali della sezione musica, da cui emergeranno i finalisti che saliranno poi sul palco a Roma. A questi si aggiungono i partecipanti del tour di scouting “E ti piace lasciarti ascoltare”, un progetto nato per scoprire nuovi talenti nei teatri, live club e festival di tutta Italia.
Il Premio De André è nato nel 2002 con l’intento di valorizzare la creatività libera e autentica, lontana dalle logiche del mercato, e oggi è diventato un punto di riferimento per gli artisti emergenti della scena italiana.
In una piazza che porta il nome di Faber, Roma si trasformerà per due giorni in un palcoscenico poetico dove la musica incontra l’anima.