
Accesso a numero chiuso delle spiagge in sardegna - wemusic.it
Aumento delle spiagge a numero chiuso in Sardegna: ecco la lista delle prenotazioni e dei costi associati. Quanto si paga per accedere?
La Sardegna, con le sue acque cristalline e le spiagge di sabbia bianca, è una delle destinazioni più ambite a livello mondiale. Tuttavia, l’aumento del turismo ha sollevato preoccupazioni per l’impatto ambientale, portando le autorità locali a prendere misure per proteggere gli ecosistemi fragili dell’isola. Negli ultimi anni, il numero delle spiagge a numero chiuso è aumentato, e questa tendenza si conferma anche per la stagione estiva 2025.
Questa scelta non è dettata da una logica di profitto, ma dalla necessità di garantire un’esperienza di fruizione più sostenibile. L’accesso contingentato è una risposta al turismo di massa, che può compromettere la bellezza naturale delle spiagge sarde. I visitatori sono ora invitati a prenotare in anticipo e, in molti casi, a pagare un ticket d’ingresso per accedere alle località balneari più popolari.
Spiagge con accesso limitato in Sardegna
A partire dal 1° giugno e fino al 30 settembre, la famosa spiaggia di La Rena Bianca a Santa Teresa Gallura continuerà a praticare l’accesso limitato, consentendo l’ingresso a un numero massimo di visitatori al giorno. Il costo del biglietto sarà di 3,50 euro, mentre i residenti potranno accedere gratuitamente. Questa misura mira a preservare l’integrità di uno degli angoli più belli del nord Sardegna, dove l’afflusso turistico è particolarmente intenso.
Un’altra spiaggia che adotta il numero chiuso è La Pelosa a Stintino, che avvierà la sua stagione di accesso limitato il 15 maggio, con prenotazioni disponibili a partire dal 13 maggio. Anche in questo caso, il numero massimo di visitatori giornalieri è fissato a 1.500, e l’acquisto del biglietto dovrà avvenire esclusivamente online. Questa attenzione alla pianificazione dell’accesso è fondamentale per garantire che le bellezze naturali non vengano compromesse.

Le novità non si limitano a queste località . A Muravera, le spiagge di Piscina Rei, Tziu Franciscu e Monte Nai adotteranno il sistema di accesso limitato tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Anche Mari Pintau, a Quartu Sant’Elena, si prepara a implementare regole più severe per gestire il flusso di visitatori. Queste misure sono indicative di un cambio di paradigma nella gestione del turismo balneare in Sardegna, dove la sostenibilità diventa un tema centrale.
Attenzione alla conservazione
Alcune spiagge richiedono anche modalità di accesso più rigide. Cala Goloritzè, situata nel territorio di Baunei, mantiene un limite di 250 persone contemporaneamente. Per raggiungerla, i visitatori devono percorrere un sentiero a pagamento, con un costo di 7 euro, che è aperto dalle 7:30 alle 15:00. Questa regolamentazione non solo protegge l’area, ma offre anche un’opportunità per coloro che vogliono avvicinarsi alla natura in modo responsabile.
Nel sud della Sardegna, la splendida spiaggia di Tuerredda, nel comune di Teulada, accoglierà un massimo di 1.100 persone al giorno, suddivise tra spiaggia libera e stabilimenti. Anche a San Teodoro, le spiagge di Cala Brandinchi e Lu Impostu saranno accessibili solo con un biglietto dal 1° giugno al 30 settembre. Queste scelte riflettono la crescente consapevolezza sull’importanza della conservazione degli ambienti marini e costieri.
Infine, le aree naturalistiche protette, come l’Oasi Biderosa a Orosei, prevedono un numero chiuso anche per auto, moto e bici, con la raccomandazione di prenotare nei mesi estivi per evitare sovraffollamenti. Le incantevoli Cala Coticcio e Cala Brigantina, situate nell’Arcipelago della Maddalena, possono essere visitate solo con guide autorizzate, limitando l’accesso a un massimo di 60 persone al giorno.