
Basilea, cosa vedere della città che ospiterà l'Eurovision ( Fonte Facebook @Baselswizz ) - wemusic.it
Città di confine dal cuore europeo, Basilea unisce romanico e avanguardia, fiume e musei, passato e futuro con una naturalezza che incanta chiunque la attraversi.
Stretta tra Svizzera, Francia e Germania, la città di Basilea è uno di quei luoghi che sorprendono chi li attraversa per la prima volta e continuano a raccontare qualcosa di nuovo a chi torna. Fondata nel 44 a.C. come colonia romana, conserva nel suo centro compatto e pulito oltre duemila anni di storia. Un patrimonio vivo, che non resta chiuso nei musei ma si fonde con installazioni d’arte moderna, piazze animate e terrazze sul Reno dove i basilesi si ritrovano ogni giorno, anche in inverno. Ogni angolo nasconde una stratificazione di epoche, un dettaglio gotico accanto a una finestra contemporanea. Visitare Basilea oggi significa camminare tra passato e presente, tra un chiostro medievale e una fontana cinetica che sembra danzare con l’acqua.
Passeggiare tra la cattedrale, la Marktplatz e il ponte Mittlere Brücke
Cuore storico della città è la Cattedrale di Basilea, che svetta in cima a una collina sul Reno con le sue due torri gemelle. L’interno raccoglie secoli di architettura tra stile romanico e gotico, mentre sul retro si apre la Pfalz, una terrazza naturale che regala una delle viste più spettacolari della città. Qui il fiume scorre lento, tra barche e traghetti che si muovono silenziosi sospinti dalla corrente, legati solo a un cavo d’acciaio.

Poco lontano, la Marktplatz anima il centro con un mercato che ogni mattina offre fiori, formaggi, pane caldo e frutta di stagione. Il Palazzo del Municipio, rosso acceso, domina la scena con affreschi, merlature e colonne che sembrano uscite da un libro illustrato. E mentre il traffico resta ai margini, il centro storico si attraversa a piedi, tra botteghe, gallerie e cioccolaterie. Attraversare il Mittlere Brücke, il ponte più antico della città, significa mettere piede in un pezzo di storia urbana ancora vivo: inaugurato nel 1226, collega le due sponde di Basilea, unite da sempre eppure diverse, Grossbasel e Kleinbasel.
Scoprire il mondo di Jean Tinguely e la vita che scorre tra arte e quotidianità
Proseguendo lungo il fiume, si arriva alla Fontana di Tinguely, un’installazione meccanica che spruzza, scricchiola e si muove in un piccolo bacino d’acqua. Le sue sculture cinetiche sembrano giocattoli impazziti, eppure seguono una logica precisa: quella dell’artista Jean Tinguely, uno dei più amati e irriverenti del Novecento. A pochi minuti di cammino, il Museo Tinguely raccoglie l’intera produzione dell’artista, dai primi esperimenti ai grandi lavori degli anni ’80. Ogni sala è interattiva, rumorosa, viva: qui l’arte non si guarda, si ascolta, si tocca, si vive. E fuori, i tram silenziosi attraversano la città con puntualità svizzera, mentre tra una fermata e l’altra si scoprono angoli come il quartiere di St. Alban o la riva opposta, dove piccoli locali sul fiume servono specialità a base di pesce e birra artigianale. Basilea si racconta anche attraverso la sua gastronomia, influenzata dalla vicinanza con Alsazia e Germania, fatta di pane nero, torte rustiche e spezie delicate.
Visitare Basilea significa immergersi in un equilibrio raro: tra ordine e sorpresa, tra case a graticcio e fondazioni d’arte d’avanguardia, tra il silenzio di un chiostro e la vitalità di una fontana che ride. Una città dove anche il tempo sembra rallentare, seguendo il ritmo del fiume.