
Braga, la "Roma portoghese" ( Fonte Facebook @European Commission ) - wemusic.it
La città più spirituale del Portogallo sorprende con il suo patrimonio millenario, la quiete elegante delle piazze e un’identità viva che fonde devozione e contemporaneità.
A pochi chilometri da Porto, tra le colline del nord del Portogallo, Braga appare come un luogo sospeso nel tempo. Il soprannome di “Roma portoghese” non è frutto di un caso né di una trovata turistica. Qui, tra chiese barocche, palazzi storici, pellegrinaggi secolari e un senso profondo di spiritualità, si respira davvero qualcosa che ricorda la capitale italiana. Ma Braga non è una copia. È una città con radici romane vere, fondata oltre duemila anni fa, che ha saputo attraversare i secoli mantenendo intatta la propria identità. Una meta che oggi sta tornando sotto i riflettori, amata per la sua bellezza tranquilla, per le sue architetture che parlano senza clamore e per quella miscela di fede, cultura e quotidianità che conquista chi arriva con curiosità e riparte con nostalgia.
Spiritualità, architetture e vita quotidiana nel centro più antico del Portogallo
Passeggiando tra i vicoli lastricati del centro storico si incontra la Sé de Braga, la cattedrale più antica del paese. Costruita su un impianto romanico, modificata nei secoli con elementi gotici e rinascimentali, è il cuore spirituale della città. Intorno, una rete di edifici religiosi racconta l’importanza che Braga ha avuto nella storia della Chiesa lusitana. Il suono delle campane accompagna la giornata, come sottofondo naturale.

Ma il punto che più attira pellegrini e turisti è la Basilica del Bom Jesus do Monte, raggiungibile dopo una scalinata monumentale in pietra, tra balaustre bianche e fontane simboliche. Lì il tempo rallenta. Si sale piano, ci si ferma, si guarda in basso la città stendersi tra i boschi. Una scena che resta in mente. Eppure Braga non è solo preghiera e passato. In Praça da República il clima è diverso, più dinamico. Le persone si incontrano per bere un caffè all’aperto, parlare, osservare. I locali si riempiono al tramonto, le taverne servono piatti tipici come il bacalhau o le varianti locali del francesinha. Anche la notte ha la sua parte, vissuta con discrezione ma con ritmo, tra bar e musica dal vivo in piccoli spazi raccolti.
Una città immersa nella natura, lontana dai circuiti turistici affollati
Fuori dal centro, Braga rivela un’anima ancora più autentica. I parchi cittadini offrono rifugi verdi, angoli dove sedersi e ascoltare il silenzio. Le colline del Minho abbracciano la città come una cornice naturale, mentre poco più in là si estende il Parco nazionale di Peneda-Gerês, meta di escursioni e cammini immersi nella vegetazione. Chi cerca una pausa vera trova qui un equilibrio raro: quello tra urbanità e territorio, tra comfort e lentezza. Forse è anche questo che rende Braga così diversa da altre città più grandi. Non ha fretta di mostrarsi. Lascia che siano i passi a scandire il tempo, tra piazze curate, giardini ordinati e chiese minori che custodiscono altari d’oro, affreschi antichi, immagini venerate. In un’epoca di mete usa-e-getta, Braga invita a restare. Non solo per scoprire ogni angolo, ma per entrare nel suo ritmo e comprenderla davvero. Una città che non grida ma resta impressa. E quella definizione di “Roma del Portogallo”, alla fine, non è una metafora. È il risultato naturale di ciò che Braga è: un crocevia di fede, storia e umanità.