In radio il nuovo singolo di Cesare Cremonini

Sarà in radio da venerdì 18 maggio, “Kashmir-Kashmir”, il terzo singolo di Cesare Cremonini estratto dall’ultimo disco  di inediti “Possibili Scenari”,  pubblicato il 24 novembre e contenente i singoli “Poetica” e “Nessuno vuole essere Robin” .

Kashmir-Kashmir” – spiega Cesare– racconta la storia di un ragazzo dagli occhi curiosi e le gambe velocifuggito da uno dei territori più fragili e contesi del pianeta dal punto di vista politico, quello del Kashmir.

I suoi mocassini, consumati dai passi di danza e dai chilometri percorsi nel lungo viaggio che lo ha portato in Europa, sono il vero motore dei suoi desideri: ballare è la sua unica religione. Il pregiudizio e la paura di un’Europa diffidente e vulnerabile rappresentano l’ostacolo da superare ogni giorno”.

Si avvicina intanto la partenza del tour che vedrà Cremonini esibirsi in quattro grandi concerti per la prima volta nei principali stadi italiani : a Lignano il 15 giugno, Milano il 20 giugno, Roma il 23 giugno e Bologna il 26 giugno. Grande il successo in prevendita per il tour che con un sold-out al Dall’Ara di Bologna e gli oltre 50 mila biglietti venduti a San Siro in soli 4 mesi, ha già superato  i 140mila biglietti.

Il “Cremonini Stadi 2018” è prodotto e organizzato da Live Nation Italia, Radio Italia è media partner del tour.

http://www.cesarecremonini.it

CESARE CREMONINI

POSSIBILI SCENARI

Se c’è una cosa che è sempre stata evidente in Cesare Cremonini è la sua visione del pop: un terreno ampio e coltivabile, creativo e libero, che con la sua vitalità riesce a sorprendere chi lo ascolta. Un approccio lontano anni luce dagli album nati a tavolino, dai singoli creati su misura per le playlist, per le radio o per le classifiche. Un approccio da artigiano.

Da questo punto di vista, “Possibili Scenari” conferma ciò che sappiamo del suo autore: è un album pieno di canzoni scritte con onestà e vestite in maniera sempre più impeccabile, dalle quali traspare la volontà di dare al pubblico del pop italiano qualcosa di cui essere curiosi e soprattutto orgogliosi.

Ma nella sua semplicità, “Possibili Scenari” è anche un disco ricchissimo, nel quale confluiscono molteplici influenze e piani di lettura: la commovente ballata di “Nessuno vuole essere Robin” va a braccetto con il rock psichedelico di “Un uomo nuovo”, la disco music di “Kashmir Kashmir” si accompagna al pop acustico di “La Isla” fino ad arrivare alle grandi aperture melodiche (vedi “Il cielo era sereno”) che sono ormai la sua firma inconfondibile. Il tutto senza dimenticare la tradizione musicale dei Sessanta, che con la sua umanità e dolcezza rimane una risposta istintiva ai tempi musicali che viviamo.

Per questo disco, considerato dall’autore la chiusura ideale di una trilogia iniziata con “La teoria dei colori”, Cesare Cremonini è infatti tornato a lavorare su un calore umano fatto di archi e fiati. Una ricerca alla quale ha dedicato due anni della sua vita, come uomo e come musicista: mai come adesso ha saputo sfruttare la sua esperienza per ritrovare tra le mani nuovi strumenti del mestiere, al servizio di un lavoro musicale davvero completo.

E la volontà di “rischiare” è stata chiara sin dalla scelta del primo singolo: “Poetica” è una canzone rivoluzionaria, un trampolino dal quale non è stato semplice lanciarsi ma che ha impostato un nuovo coraggioso approccio.

“Poetica” canta di solitudini e silenzi, e come il resto del disco combatte con melodie di aria e luce una mancanza d’ossigeno che da qualche tempo si percepisce all’interno della nostra società. “Possibili scenari” è un album gioioso che racconta il buio in cui siamo scivolati, le aspettative sociali paralizzanti e il rumore di fondo che è arrivato a coprire i sentimenti. Un disco attento al mondo e soprattutto consolatorio, che riesce a non cedere a toni catastrofici perché guidato dalle stelle.

Dalla pubblicazione di “Logico” nel 2014 il panorama discografico italiano è molto cambiato, eppure il nuovo lavoro di Cesare Cremonini si candida ancora una volta ad essere il disco attorno al quale far scaturire una grande riflessione sul pop italiano: quanta fiducia merita e quanto ha ancora da dire. Un disco, “Possibili scenari”, nato per essere influente.

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