
Le migliori mete anche economiche per scoprire l'Asia (wemusic.it)
Scoprire l’Asia attraverso le sue mete più autentiche significa lasciarsi sorprendere da paesaggi mozzafiato e culture antichissime.
Quando si parla di viaggi in Asia, spesso l’immaginario collettivo si divide tra la spiritualità dell’India e la modernità sfavillante delle metropoli giapponesi. Però l’Asia è molto di più. È un continente che si racconta anche e soprattutto attraverso le sue isole, le sue spiagge poco battute, le risaie a perdita d’occhio, le città che mescolano caos e fascino in egual misura.
Se si guarda con attenzione, ci sono tre Paesi in particolare che oggi rappresentano il cuore pulsante di un’Asia tutta da vivere: Filippine, Indonesia e Thailandia. Luoghi ricchi di cultura, con posti affascinanti da visitare e, soprattutto, economici che non graveranno molto sul tuo portafoglio.
Scoprire l’Asia low cost
Le Filippine sono una destinazione che spesso resta un po’ in disparte rispetto ai circuiti turistici più battuti, ma chi ci va torna sempre con la sensazione di aver scoperto un tesoro nascosto. Un arcipelago immenso, composto da oltre 7.000 isole, ognuna con la sua identità. Palawan, ad esempio, è una delle isole più spettacolari del mondo: spiagge bianchissime, lagune nascoste, scogliere che sembrano scolpite a mano. Ma anche l’isola di Siargao, mecca dei surfisti, oggi è sempre più amata da chi cerca un’Asia giovane, vibrante, ma ancora autentica. Il bello delle Filippine è che riescono a coniugare il senso dell’avventura con la semplicità della vita locale, fatta di sorrisi sinceri e tramonti che sembrano infiniti.
Spostandoci verso l’Indonesia, il discorso cambia ma resta affascinante. Qui si parla di un Paese dalle mille anime, che si estende su migliaia di isole e offre un ventaglio di esperienze che non ha eguali. Bali è senza dubbio la punta dell’iceberg, la meta più conosciuta e frequentata, soprattutto dagli occidentali. Però l’Indonesia va oltre Bali.

C’è Java, con i suoi templi millenari come Borobudur e Prambanan, oppure l’incredibile isola di Flores, punto di partenza per esplorare il Parco di Komodo, dove vivono ancora i famosi draghi. Il contrasto tra la spiritualità che si respira nei piccoli villaggi e la natura potente che domina il paesaggio è qualcosa che colpisce nel profondo. E anche qui, il turista non è solo spettatore, ma parte attiva di un viaggio che diventa anche personale.
La Thailandia, infine, è una di quelle mete che sembrano aver già detto tutto, ma che invece riescono sempre a reinventarsi. Certo, ci sono i grandi classici: Bangkok con i suoi templi e la vita notturna frenetica, le isole del Sud come Phuket e Koh Samui, che offrono mare e relax a volontà. Però la Thailandia sorprende di più quando ci si sposta verso nord, nella zona di Chiang Mai o Chiang Rai, dove le montagne nascondono templi silenziosi e comunità locali pronte ad accogliere chi vuole davvero conoscere il Paese da vicino. E poi c’è la cucina, che da sola vale il viaggio: sapori decisi, ingredienti freschi, e quella capacità tutta thai di far sentire ogni pasto un momento speciale.
Senza ombra di dubbio, scegliere tra queste tre destinazioni può sembrare difficile. Ma in realtà non è necessario farlo. Un viaggio in Asia può anche essere un percorso a tappe, un’esperienza che cambia da un’isola all’altra, da un villaggio all’altro. E in ogni luogo si scopre qualcosa di sé, in un continuo scambio tra culture diverse ma incredibilmente accoglienti. L’Asia non si visita, si vive. E le Filippine, l’Indonesia e la Thailandia sono, oggi più che mai, il modo migliore per iniziare questo viaggio.