
Clara, l'appartamento super lusso nella CityLife milanese ( Fonte IG @soccins ) - wemusic.it
Clara Soccini, dopo Sanremo 2025, vive oggi a CityLife. Una scelta di stile che riflette la sua crescita personale e artistica nella Milano del futuro.
Nel panorama musicale italiano di quest’anno, Clara Soccini è uno dei volti che più hanno lasciato il segno. Classe 1999, originaria di Varese, a soli 26 anni ha calcato per la prima volta il palco dell’Ariston al Festival di Sanremo 2025, portando il brano “Febbre”, una canzone intensa, personale, che ha conquistato pubblico e critica. A maggio, con il clamore di Sanremo ancora vivo, Clara si racconta da un’altra prospettiva: quella del suo quotidiano milanese, nel quartiere di CityLife, dove ha scelto di vivere e ripartire.
CityLife, tra skyline e silenzio: la scelta di Clara
Chi immagina CityLife solo come un quartiere vetrina, si ferma alla superficie. Per Clara, invece, rappresenta un luogo di pausa e ripartenza. Dopo anni vissuti in zone popolari e frenetiche della città – Maciachini, Dateo, Gioia, Corvetto – oggi ha trovato in questo angolo architettonico della nuova Milano una dimensione diversa. Le Residenze Hadid e le torri firmate da Libeskind non sono solo simboli estetici: sono spazi progettati per offrire protezione e respiro. Ed è proprio in quell’equilibrio tra apertura e privacy che Clara ha deciso di mettere radici.
Il quartiere ospita una clientela selezionata, tra professionisti, celebrità e sportivi. Non è raro, per esempio, incrociare Chiara Ferragni, che ha scelto di vivere nelle stesse residenze in cui si trovano appartamenti da oltre 3 milioni di euro, come quello all’ottavo piano con sei locali e due balconi, venduto per 3.340.000 euro. Il valore al metro quadro in casi simili supera i 14.000 euro, a fronte di una media di zona pari a 6.713 euro, con oscillazioni che vanno da 2.463 a 9.475 euro/m².

Per Clara, che ha attraversato un periodo di crescita esponenziale, CityLife è anche un modo per proteggersi. Un quartiere dove puoi camminare tra boutique di alta moda, piazze senza auto, ristoranti gourmet e aree verdi curate, ma anche scomparire dentro un portone e ritrovare la calma.
Da Varese all’Ariston: tra primi lavori e futuro musicale
Prima di Sanremo, prima dei riflettori e dei titoli nei giornali, Clara si muoveva tra provini, set fotografici e studi di registrazione. Lavorava come modella, divideva l’appartamento con il cugino Tommaso, studiava canto e usciva con giovani artisti delle case discografiche. Ha ricordato spesso le sue prime impressioni su Milano: “Mi colpì la folla, il rumore, e quella libertà di pensiero che non avevo mai visto.”
Quegli anni frenetici sono serviti. Le lezioni di canto, le notti in giro, i palazzoni grigi, il senso di incertezza: tutto ha contribuito a costruire la voce che è salita sul palco dell’Ariston. E ora che quel debutto è avvenuto, Clara sembra aver scelto un passo diverso. “Adesso mi piace restare a casa, con il mio compagno, con il nostro cane,” racconta. CityLife diventa così lo sfondo perfetto di questa nuova fase. Un luogo ordinato ma vivo, dove si può scrivere musica senza rumore.
Oggi, Clara si muove tra sessioni in studio, eventi e giorni di silenzio creativo. Sanremo ha segnato un punto di svolta, ma non è un traguardo. La città continua a offrirle stimoli, ma lei ha imparato a scegliere con più attenzione, a stare in equilibrio. E forse è proprio questo il senso del suo presente: vivere nel centro del cambiamento, ma con i piedi ben saldi su un parquet silenzioso, sopra il traffico, lontano dal clamore.