
I 25 giardini più belli del mondo: 5 si trovano in Italia - Wemusic.it
Questi sono i 25 giardini più belli del mondo da vedere almeno una volta nella vita: 5 si trovano in Italia.
I giardini rappresentano spazi incantati che ci trasportano in un mondo dove natura e arte si fondono in un abbraccio armonioso. Questi luoghi non solo offrono rifugio e bellezza, ma raccontano storie evocative, permettendoci di sentirci protagonisti di una favola.
Recentemente, un panel di esperti internazionali di orticoltura ha stilato una lista dei 25 giardini più affascinanti del mondo, tenendo conto del loro design, della storia e dell’impatto culturale. Da giardini storici a moderni, questi spazi verdi sono veri e propri capolavori naturali, ognuno con una narrazione unica da raccontare.
Classifica dei giardini più belli del mondo
In questa classifica, ben cinque giardini italiani si distinguono per la loro bellezza e il loro fascino. Ogni giardino è un esempio di come l’arte del paesaggio possa esprimere la cultura e la storia del luogo in cui si trova. Scopriamo insieme questi tesori verdi.
Al diciannovesimo posto troviamo Villa Gamberaia, un gioiello situato sulle colline di Settignano, vicino a Firenze. Questo giardino è uno dei più raffinati esempi di giardino all’italiana, concepito nel XVII secolo e perfezionato nei secoli successivi. La villa è famosa per le sue proporzioni perfette e l’uso magistrale degli spazi, creando un’armonia visiva straordinaria. Il giardino combina elementi formali italiani con influenze francesi, caratterizzandosi per le terrazze panoramiche, parterre d’acqua e siepi geometriche di bosso. Da qui si possono ammirare spettacolari vedute sulla campagna toscana e sulla stessa Firenze, rendendo ogni visita un’esperienza indimenticabile.
Un altro capolavoro del Rinascimento italiano è Villa d’Este a Tivoli, che occupa il ventunesimo posto nella classifica. Questo giardino, patrimonio dell’umanità UNESCO, è un esempio sublime di giardino barocco. Commissionato dal Cardinale Ippolito d’Este nel XVI secolo e progettato da Pirro Ligorio, è famoso per il suo sistema idraulico innovativo che alimenta centinaia di fontane spettacolari. Il Viale delle Cento Fontane, la Fontana dell’Organo e la Fontana dei Draghi sono solo alcune delle meraviglie che incantano i visitatori. Le terrazze digradanti, le grotte artificiali e i giochi d’acqua non solo abbelliscono il giardino, ma creano anche un percorso simbolico che celebra il dominio dell’uomo sulla natura, esprimendo un forte richiamo alla mitologia classica.
Il Sacro Bosco di Bomarzo, noto anche come “Parco dei Mostri”, si distingue per la sua unicità e la sua atmosfera surreale. Commissionato nel XVI secolo dal Principe Pier Francesco Orsini e progettato ancora una volta da Pirro Ligorio, questo giardino offre una visione anticonvenzionale del giardino rinascimentale. Tra le sue sculture colossali in pietra, che raffigurano mostri e divinità, spicca la celebre Casa Pendente. Il giardino è concepito come un percorso iniziatico, ricco di simbolismi e riflessioni sulla vita e sull’esistenza umana. Abbandonato per secoli, il Sacro Bosco è stato riscoperto nel Novecento e continua a esercitare un fascino magnetico su artisti e visitatori, grazie alla sua atmosfera onirica e inquietante.

Oltre ai giardini italiani, la classifica include altre meraviglie come il Sissinghurst Castle Garden in Inghilterra, il Giardino del Tempio Saihoji Kokedera in Giappone e la High Line di New York, un giardino sospeso che rappresenta un esempio straordinario di riqualificazione urbana. Ogni giardino, con il suo stile unico e la sua storia, offre un’opportunità di esplorazione e scoperta, invitando i visitatori a perdersi nella loro bellezza e a lasciarsi ispirare dalla natura.
Questi giardini non sono solo spazi verdi, ma veri e propri racconti viventi che riflettono la creatività umana e la meraviglia della natura. Ogni visita è un viaggio che può arricchire l’anima e stimolare la mente, facendo di questi luoghi delle destinazioni da non perdere per chi ama la bellezza e l’arte del giardinaggio.