
Loredana Bertè (@donatellarettore)(www.wemusic.it)
Quattro estati, quattro canzoni indimenticabili: Rettore resta l’icona irriverente di una rivoluzione pop che non smette di brillare
Il 70° compleanno di Donatella Rettore, oggi 8 luglio 2025, non è solo un traguardo personale, ma un’occasione per celebrare una delle artiste più iconiche, anticonformiste e rivoluzionarie della musica italiana. Un personaggio che ha sempre camminato contromano, in equilibrio perfetto tra pop, rock, ironia, glam e provocazione.
Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, Rettore ha dominato l’estate italiana con un poker irripetibile di brani che ancora oggi fanno ballare, sorridere e riflettere. Quattro canzoni, quattro stagioni, quattro manifesti di un’epoca e di una personalità irriducibile.
1979 – “Splendido Splendente”
Un’esplosione di synth-pop e chirurgia estetica in chiave satirica. “Splendido Splendente” non è solo un tormentone: è un’ode dissacrante alla bellezza artificiale, un brano che anticipava di decenni l’ossessione per l’apparenza. Rettore diventa un’icona glam, con look sgargianti e testi taglienti. Un singolo che sdogana una nuova femminilità, libera, cinica e consapevole.
1980 – “Kobra”
“Kobra non è” una canzone qualsiasi. È un concentrato di doppi sensi, ritmo irresistibile e autoironia. Il brano scala le classifiche e scuote il Festivalbar. La Rettore mostra tutta la sua capacità di giocare con i tabù, senza mai cadere nella volgarità. Il pubblico la ama (e la teme), la critica si divide, ma nessuno può ignorarla.
1981 – “Donatella”
È l’autoritratto perfetto: autobiografico, sfacciato, teatrale. “Donatella” è Rettore che si racconta senza filtri, tra eccessi e autenticità. Una ska-hit che conquista l’estate e ribadisce il suo status di outsider assoluta della canzone italiana. A detta di molti, è uno dei suoi brani più moderni ancora oggi.
1982 – “Lamette”
Con “Lamette”, Rettore affonda il bisturi nella società dell’immagine, usando il glam-rock come arma di critica e provocazione. È la canzone più controversa del poker, ma anche la più affascinante. Un brano “da taglio” – letteralmente – che anticipa temi come il disagio giovanile e l’autolesionismo, portati in radio con incredibile coraggio.
Settant’anni e non sentirli, perché Donatella Rettore ha sempre vissuto oltre le mode, oltre le etichette, oltre le convenzioni. Ancora oggi continua a esibirsi con grinta e ironia, seguita da una generazione trasversale di fan.
La sua musica, a cavallo tra pop e punk, è parte integrante della nostra memoria collettiva. E quel poker di hit estive, tra il ’79 e l’82, resta scolpito come un mosaico perfetto di ribellione pop.
Buon compleanno, Donatella. Splendida, splendente… e indimenticabile.