L’Italia della musica parla la lingua dei Coma Cose

Pensate agli anni ’70 in cui si confermava nella scena musicale uno di quei cantanti che poi avremmo ricordato per sempre come colonna portante della musica Italiana, ad esempio Lucio Battisti.

Prendiamo di lui la timidezza, la riservatezza e l’essere schivo alla notorietà. Molto lontano dai tempi moderni.

Adesso, se potesse essere qui con noi, dovremmo provare e spiegargli che milioni e milioni di ragazzi e ragazze di tutto il mondo si mettono davanti ad una telecamera e vanno a caccia di visualizzazioni.

Parrebbe strano, ma non ci sarebbe nulla di così strano visto che è passato circa mezzo secolo e che la ruota gira, l’industria del settore è certamente cambiata ma in questo modo tutti possono essere talent scout e tutti possono avere un’opportunità.

Oggi ci soffermiamo su una coppia esplosa sul web da un anno a questa parte. Lui è un maschio, Fausto Zanardelli, ex fonico,qualche tempo fa divenuto poi cantante sotto lo pseudonimo di Edipo.

Tra le sue collaborazioni più importanti figura quella con Dargen D’Amico. E quella, ovviamente, con la sua attuale collegaFrancesca, capelli rasati, un passato da dj di musica techno nei rave il cui nome d’arte divenne California Dj. Insieme formano i Coma_Cose.

A detta loro i testi che ci propongono sono “50% vita vissuta e 50% critica sociale” raccontate entrambe con dei semplici giochi di parole alla portata di tutti, ma questo non sminuisce il loro valore, piuttosto lo valorizza, rendendo lampante quanto la semplicità, congiunta ad uno studio accurato delle tecniche e ad una conoscenza musicale, è la ricetta perfetta per il successo. O almeno per loro lo è stato.

Con qualche singolo pubblicato su Youtube ed un album incompleto hanno dimostrato il loro valore a tutti quanti,  tra citazioni dei più grandi dell’arte di Euterpe, e realtà cittadina, hanno dato alla luce dei brani che vi invitiamo ad ascoltare, perché in Italia ce ne sono molti che hanno colto l’occasione che il nuovo millennio propone con la speranza di emergere.

Il loro primo e finora unico album si chiama “Inverno Ticinese”, titolo adatto se pensiamo che nella stagione più fredda del Ticino “basta un raggio di sole per far risplendere le cime innevate delle montagne e regalati riposanti passeggiare in riva al lago tra palme rigogliose e camelie invernali in fiore”.

Angelo Federico Di Placido

 

Lascia un commento