
Slitta il pagamento della TARI (www.wemusic.it)
A quanto sembra, slitta il pagamento della Tari, e adesso c’è tutta un’altra scadenza da considerare. Scopriamo di cosa si tratta.
La TARI è la tassa dei rifiuti solidi, e rappresenta quello che i comuni richiedono a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio. Ricalca il modello della TARES, abrogata a partire dal 1° gennaio 2014. Riguardo a questa tassa, esiste un’agevolazione dal 2019 che è rimasta come beneficio fino al 2025 (introdotto alla fine su scala nazionale).
A quanto pare, però, il bonus non è ancora stato attivato, malgrado dovrebbe essere vigile dal 1° gennaio 2025. In effetti alcuni comuni hanno deciso di aspettare per renderlo realtà, e in altri casi l’agevolazione è valida in vista del prossimo anno.
Di sicuro sarà gestito dalle autorità, ma quando bisognerà versare la TARI? All’interno di questo articolo cercheremo di capirlo, anche perché si tratta di una tassa vera e propria da pagare senza possibilità di esimersi in tal senso.
Pagamento con bonus TARI ritardato, quando si potrà versare
Il motivo per cui non è ancora operativo il bonus è dovuto al fatto che è entrato in vigore solo lo scorso 28 marzo, e quindi mancano i provvedimenti definitivi (che vanno attuati entro 4 mesi). Andranno definite le regole di sconto, l’integrazione dei dati di Inps e Comuni e dei gestori del servizio e l’applicazione della componente perequativa volta a finanziare lo stesso bonus. La rata di aprile è in questo modo saltata, quantomeno la copertura del bonus. Ma cosa significa tutto questo?

Per esempio, chi risiede nel Comune di Bologna ha come scandenza il 30 giugno 2025 per la prima e il 2 dicembre 2025 per la seconda rata. Per pagare la tassa in un’unica soluzione, c’è tempo fino al 30 settembre. In questo modo sarebbe possibile applicare il bonus alla TARI, nonostante il ritardo, già nelle bollette di quest’anno. Sul sito dello specifico Comune italiano viene infatti riportato che il versamento è previsto in due rate, quelle che vi abbiamo appena citato e pagabili nel modo che vi abbiamo appena descritto; inoltre, è obbligatorio per il contribuente prestare la necessaria diligenza e attivarsi in caso di mancato recapito del prospetto di pagamento per poter effettuare il versamento entro i termini di scadenza.
Insomma, è possibile aspettare fine settembre e applicare così facendo un bonus molto utile, volto a pesare meno sulle tasche degli italiani la tassa dei rifiuti. Con un po’ di pazienza, si potrà facilmente trovare una soluzione a questa problematica connessa a ritardi legislativi e di programmazione.