Federico Secondomè e i suoi “15 Minuti”: ecco la nostra intervista

Lo scorso 18 ottobre è uscito in digitale “15 Minuti” (Sugar), il nuovo singolo di Federico Secondomècantautore e produttore veronese da sempre alla ricerca di sonorità differenti e modi diversi di esprimere la musica.

Ecco la nostra intervista

Sei cantautore e produttore; quando e come mai hai deciso di intraprendere questo percorso? C’è qualche artista in particolare che ammiri e che ispira i tuoi progetti?

È nato tutto in maniera molto naturale, nel corso del tempo. Da bambino ero autodidatta, prima di cominciare a studiare violino a scuola e di entrare in Conservatorio. Ho cominciato a scrivere canzoni precocemente, non ho mai smesso. Scrivevo per gruppi d’archi, pianoforte, e poi ancora producevo musica di ogni genere per piacere personale. La prima canzone che mi sono auto-prodotto risale al 2012, ma solo verso i 19 anni – quando ho aperto il primo studio – ho cominciato a lavorare altri artisti e labels. Ci sono molte persone che mi ispirano anche se in genere mi affeziono di più alle personalità, che sono ciò da cui scaturiscono quei frammenti acustici ordinati che noi chiamiamo canzoni. Non mi piace fare nomi, ma David Bowie è stato un ottimo esempio creativo per il mondo intero.

 

Nel 2014 hai aperto uno studio tutto tuo e hai lavorato con altri produttori e musicisti noti, come Merk & Kremont, SDJM, Mazay…: avere a che fare con altri artisti ti ha aiutato a crescere a livello musicale?

 

Direi che lavorare con altri artisti è una necessità se si vuole portare la propria visione all’esterno. Le altre persone ci mostrano lati di noi che sottovalutiamo, ci disilludono su fronti su cui ci sentiamo forti. Saper trovare il compromesso con altre persone su un contenuto creativo non significa necessariamente razionalizzarlo, ma piuttosto trovare un linguaggio comune che, se ha più impatto su un gruppo di lavoro, avrà più impatto anche sull’ascoltatore finale. La risposta dunque è sì, lavorare con tanti artisti e autori mi ha permesso di crescere nel linguaggio, mantenendone intatti contenuti e valori.

 

È appena uscito il tuo nuovo singolo “15 MINUTI”: come è arrivata l’idea di scrivere questa canzone e di cosa parla?

 

Il brano 15 MINUTI non è che una mia riflessione durante una Domenica mattina di circa un anno e mezzo fa riguardo al peso delle cose nella vita di ciascuno. Avevo appena conosciuto un uomo che mi aveva parlato delle priorità, ed io che ero sempre concentrato sul lavoro e sulla vita più rock che potevo, mi sentii un filino imbarazzato nel pensare che le mie priorità fossero un po’ in disordine. Quella mattina potete immaginare cosa stessi vivendo, c’è scritto nel testo (😂), e ho sentito di aver concretizzato la mia fortuna in una persona accanto a me, nell’aria che respiravo e nella bellezza dello stare finalmente bene per un attimo. I 15 minuti di notorietà sono per chi scambia il successo per un obiettivo anziché assumerlo come conseguenza di un ottimo percorso maturato.

 

Il testo di “15 MINUTI” recita: “15 minuti piuttosto li passo insieme a te”; sacrificheresti i fatidici “15 minuti di fama” per amore? Attualmente sei innamorato?

 

Sacrificare i 15 minuti di fama per amore? Li sacrificherei anche per farmi un riposino. Sto solo cercando delle canzoni, a volte con l’amore dalla mia parte, a volte un po’ meno. Credo sia importante innamorarsi, ma non tutti purtroppo hanno la fortuna di farlo veramente: spesso l’amore viene trasformato in un atto di comodità volto al fossilizzare il proprio stato di comfort. Io cosa ne dovrei sapere? Dopotutto, ho solo 24 anni… Non so dirvi nulla su questo argomento, anche se ho tantissimo amore.

 

 

 

 

 

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