Dove vive Piero Pelù, la casa nel cuore della Toscana è ricca di oggetti e cimeli unici

Piero Pelu, la casa nel cuore della Toscana ( Fonte IG @pieropelufficiale ) - wemusic.it
Il cantante toscano ha costruito un ambiente dove convivono rock, natura e simbolismo, in un equilibrio quotidiano che racconta la sua visione artistica e personale.
Nella quiete verde della campagna intorno a Firenze, c’è una casa che non somiglia a nessun’altra. È la dimora di Piero Pelù, cantante e anima ribelle del rock italiano, che ha scelto di vivere circondato da suoni, natura e simboli, in un luogo che sembra il riflesso fedele del suo modo di essere. Niente è casuale, tutto parla di lui: dai vinili sparsi in salotto alle biciclette pronte all’uscita, ogni dettaglio racconta un pezzo di vita, una scelta, un pensiero.
Pelù ha costruito un rifugio che non è solo abitazione, ma estensione del proprio mondo interiore. In salotto campeggiano poster dei Beatles, chitarre consumate dal tempo e un divano nero dove spesso si isola per scrivere. Dalla finestra entra la luce della Toscana, quella che accende colline e borghi, e che lui assorbe come linfa per le sue canzoni. Qui, il rock non è solo musica: è un’energia che vive nei muri, nei silenzi, nelle pause tra una nota e l’altra.
Un ambiente dove la natura ha il suo spazio
Nel quotidiano di Piero Pelù, la natura non è un concetto da cartolina ma una presenza attiva, concreta. Sui suoi profili social non mancano scatti che lo ritraggono mentre ripulisce sentieri, spiagge, parchi, spesso insieme alle figlie. Il rispetto per l’ambiente è parte integrante della sua routine. La raccolta differenziata non è una regola imposta, ma un’abitudine acquisita e condivisa in famiglia.

Nel giardino di casa si coltivano abitudini semplici: si pedala, si osserva il verde, si ascoltano i suoni intorno. All’interno, ogni scelta è coerente con una visione ecologica: materiali naturali, attenzione ai consumi, spazi pensati per accogliere, non per esibire. Il legame con la terra si riflette anche nei rapporti familiari. Le sue tre figlie, nate da relazioni diverse, condividono con lui lo stesso rispetto per la natura e spesso lo seguono nelle azioni di volontariato ambientale.
Nel garage, invece delle auto, ci sono biciclette. Pelù ama perdersi nei sentieri toscani, lontano dai riflettori. Pedalare per lui è evasione, ma anche concentrazione, un modo per rimettere insieme i pensieri, per trovare ritmo dentro e fuori.
Simboli, spiritualità e dettagli che raccontano un universo
Non tutto però si spiega con la musica o l’ecologia. Nella casa di Piero Pelù c’è anche un’anima esoterica, che prende forma tra teschi, maschere tribali, amuleti e simboli appesi alle pareti. Ogni oggetto ha un significato, ogni angolo parla di rituali, spiritualità e mistero. È un linguaggio visivo che richiama suggestioni antiche e personali, a volte criptiche, ma mai messe lì per caso.
Questo lato più intimo convive con quello artistico. Le sue canzoni portano spesso tracce di queste atmosfere: c’è chi sa coglierle, chi le sente senza nominarle. È una spiritualità senza dogmi, ma che affiora con forza nella vita quotidiana. La sua compagna, Gianna Fratta, direttrice d’orchestra, lo accompagna in questo percorso. Uniti nella vita dal 2019, condividono anche una visione dell’arte come ricerca, come linguaggio che deve attraversare i confini visibili.
Insieme, hanno dato forma a una casa che non è né minimalista né caotica, ma organizzata secondo equilibri non sempre evidenti, dove ogni oggetto ha un posto e un senso. È una dimora vissuta, dove la musica non si spegne mai, dove la natura entra con discrezione, e dove ogni simbolo racconta un viaggio personale. È qui che Pelù scrive, ascolta, osserva. È qui che trova il silenzio, e lo trasforma in suono.